Internet, Yahoo! Italia: “Ricorreremo contro la sentenza del Tribunale di Roma”

Pubblicato il 25 Marzo 2011 - 20:47 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Yahoo! ricorrerà in appello dopo la decisione della Nona sezione del Tribunale di Roma di ”inibire la prosecuzione e la ripetizione della violazione dei diritti di sfruttamento economico” relativo ”al collegamento ai siti riproducenti in tutto o in parte l’opera”, quindi link pirata, ”diversi dal sito ufficiale del film About Elly”. La decisione della magistratura era stata accolta con soddisfazione da Open Gate Italia, che segue le controversie sul copyright e che ha portato avanti la causa in rappresentanza di Pfa, la società che ha distribuito il film in Italia.

Open Gate aveva fatto notare al tribunale che, facendo una ricerca con le parole About Elly su Yahoo!, il sito ufficiale del film non era nemmeno tra le prime posizioni, scalzato da link a pagine che consentivano di scaricare il film. ”La decisione di mercoledì 23 marzo riguarda la responsabilità legale diretta per i risultati delle ricerche online e ha forti conseguenze restrittive sulla libertà di espressione”, dice Yahoo! che per questo ha ”deciso di appellarsi all’errata interpretazione nell’ordinanza decisa dal giudice Muscolo della IX Sezione del Tribunale Civile di Roma che vuole attribuire ai motori di ricerca la responsabilità del contenuto creato o ospitato da terzi che appare nei risultati di ricerca sul web. In questo caso, non c’è nessuna evidenza che motori di ricerca come Yahoo! Italia creino o ospitino i contenuti illegali in discussione. Riguardo la soppressione dei link, tra l’altro, il pretendente non ha fornito indicazione del nome o dell’Url dei siti illegali, nonostante un’ingiunzione in merito”.

”Questa decisione, che vuol far monitorare alle aziende di motori di ricerca il contenuto di terze parti sul web – aggiunge Yahoo! – non solo è in contrasto con la legge esistente e i principi riportati nella direttiva sull’e-commerce ma può addirittura portare a gravi conseguenze restrittive sulla libera espressione in Internet. In maniera erronea, questo caso si focalizza sui motori di ricerca invece che su coloro che creano il contenuto dannoso. Yahoo! ricorda che è stata fondata sul principio che accedere alle informazioni può migliorare la vita delle persone. E in questa direzione e con questo spirito, sta indirizzando la propria difesa”.