Banda larga e web: Italia fanalino di coda. Siamo come la Lituania

Pubblicato il 20 Dicembre 2011 - 12:31 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 20 DIC – Sale la quota di famiglie che nell’anno in corso, rispetto al 2010, possiede un personal computer (dal 57,6% al 58,8%), l’accesso a Internet (dal 52,4% al 54,5%) e una connessione a banda larga (dal 43,4% al 45,8%). E’ quanto rileva l’Istat nel report “Cittadini e nuove tecnologie”. A fronte di una media europea pari al 73%  l’Italia si posiziona solo al ventiduesimo posto per l’accesso a internet, con un valore pari al 62% ed equivalente a quello registrato per la Lituania.

Secondo quanto emerge dal rapporto dell’Istat, considerando la percentuale di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni che possiede un accesso a internet da casa, siamo ancora ultimi in Europa.

Le famiglie con almeno un minorenne sono le più tecnologiche: l’84,4% possiede un personal computer, il 78,9% ha accesso a Internet e il 68% utilizza per questo una connessione a banda larga. All’estremo opposto si collocano le famiglie di soli anziani di 65 anni e più, che presentano livelli bassissimi di dotazioni tecnologiche. Secondo l’Istat, inoltre, il 41,7% delle famiglie dichiara di non possedere l’accesso a Internet perchè non ha le competenze per utilizzarlo; il 26,7% considera Internet inutile e non interessante, il 12,7% non ha accesso a Internet da casa perchè accede da un altro luogo, l’8,5% perchè considera costosi gli strumenti necessari per connettersi e il 9,2% perchè ritiene eccessivo il costo del collegamento.

Anche in una analisi dinamica l’Italia ha registrato performance più modeste rispetto ad altri partner europei che presentano un analogo ritardo nei livelli di diffusione della rete. Infatti, rispetto alla Spagna, che nel 2010 presentava la stessa quota di accesso a Internet da casa (59%) nell’ultimo anno ha registrato un incremento di 5 punti percentuali, mentre l’Italia è cresciuta solo di 3 punti.

Un altro indicatore importante per misurare il digital divide è dato dalla quota di famiglie con almeno un componente tra i 16 e i 74 anni che possiedono un accesso a Internet da casa mediante banda larga: anche in questo caso l’Italia si colloca in fondo alla graduatoria, con un tasso di penetrazione del 52%, rispetto alla media europea del 68%. Valori vicini a quello dell’Italia si riscontrano per la Slovacchia (55%) e Cipro (56%), mentre Svezia, Danimarca, Olanda e Finlandia registrano un tasso di penetrazione che supera l’80%.