La mamma che non può ridere, piangere perché soffre di cataplessia: paralisi dopo una forte emozione

di Caterina Galloni
Pubblicato il 28 Marzo 2021 - 09:30 OLTRE 6 MESI FA
La mamma che non può ridere, piangere perché soffre di cataplessia

La mamma che non può ridere, piangere perché soffre di cataplessia: paralisi dopo una forte emozione

Kirsty Brown, 32 anni, soffre di cataplessia, un disturbo che provoca un’improvvisa e transitoria perdita del tono muscolare, che si manifesta dopo una forte emozione. E Kirsty, evita il contatto visivo con uomini attraenti poiché è consapevole che se dovesse ricordare o immaginare, perderebbe il controllo sul corpo.

Guardare una persona da cui è attratta, comporta improvvisa paralisi e cedimenti alle ginocchia. Ma non sono solo gli uomini affascinanti ad avere questo effetto: anche i forti rumori, la paura, la rabbia e le risate possono scatenare la stessa reazione.

Cos’è la cataplessia

Kirsty, di Northwich, nel Regno Unito, mamma di due bambini, quando cammina per strada, guarda a terra per evitare, se dovesse cadere, di farsi male.

“È davvero imbarazzante. Una volta ero fuori a fare shopping e ho visto una persona che mi piaceva: le gambe hanno ceduto e per non cadere mi sono aggrappata a mio cugino” ha raccontato la donna.  

In media, Kirsty ha cinque attacchi di cataplessia al giorno, ma in una brutta giornata può averne fino a 50, il che significa che non può uscire di casa. Il disturbo è comunemente associato alla narcolessia ed è causato da un gene difettoso.

Kirsty ha aggiunto: “Considerando che è un disturbo del sonno, non dormo molto e quando lo faccio non è un sonno profondo, se dunque sono molto stanca, ho più attacchi del solito”.

E’ nata con il gene della narcolessia, ma il disturbo è stato causato da un trauma cranico quando aveva nove anni.

Ha ricordato: “Insieme ad alcuni amici stavamo tirando dei sassi contro un albero per far cadere le castagne e un sasso mi ha colpito sulla testa. Tuttavia, a causa del gene avrei comunque sofferto di cataplessia”.