Laboratorio fabbrica virus c’è. Ma non è segreto: sovrappopolazione e deforestazione

di Riccardo Galli
Pubblicato il 13 Febbraio 2020 - 11:50 OLTRE 6 MESI FA
Laboratorio fabbrica virus (Coronavirus) c'è. Ma non è segreto: sovrappopolazione e deforestazione

Laboratorio fabbrica virus c’è. Ma non è segreto: sovrappopolazione e deforestazione (Nella foto Ansa, gli effetti della deforestazione in Amazzonia)

ROMA – Laboratorio fabbrica virus. Ogni volta che appare un nuovo virus una parte non inconsistente dell’umanità annusa nell’aria una sua verità: l’hanno fabbricato nei laboratori e poi dai laboratori è scappato. E’ una rappresentazione che ha il suo pubblico affezionato e appassionato. Ed è una trama che ha ingredienti e snodi capaci di affascinare e convincere.

Ci sono infatti i cattivi. I cattivi ci devono essere in ogni storia che si rispetti. I cattivi sono in questo caso i governi, i militari, gli scienziati, i poteri forti e ovviamente le multinazionali. I governi sono cattivi per definizione, i militari sono guerrafondai e, diciamocelo, della scienza stessa non c’è tanto da fidarsi. Per far soldi si mettono a pasticciare con provette e virus, li allevano, li fabbricano…e si ritrovano con il virus che gli scappa di mano e di laboratorio. E’ la vecchia e sempre verde storia di Frankenstein, l’uomo che vuole mettere le mani dove non gli spetta e mal gliene viene. Arricchita e ammodernata dal complotto dei poteri forti globalizzati eppur tra loro confliggenti.

Della storia ci sono varie versioni: il virus che sfugge di mano è solo una. Interessante comunque questa costante antropomorfismo attribuito al virus che sempre si comporta come un prigioniero ansioso di libertà e bramoso di vendetta. Oppure il virus non fugge da solo ma viene aiutato a fuggire in una trama di cattivi contro cattivi: sono stati i russi contro gli americani, no, i cinesi contro gli americani o gli americani contro i cinesi…Insomma c’è sempre una Area 51 a tutti ignota e per tutti segreta, di cui però tutti sanno, di cui si girano documentari e da cui fuggono alla grande non solo virus ma anche niente meno che rivelazioni, rivelazioni segretissime, tanto segretissime che arrivano fino a casa tua.

Eppure la storia piace, piace non poco. Chissà come reagirebbe il vasto pubblico all’informazione, per nulla segreta, per cui ogni corpo umano ospita normalmente una caterva di virus. Chi ce li ha messi? Che domanda! Gli alieni! Tanto tempo fa. Sono venuti sulla Terra a mettere i loro laboratori e tutto torna.

Virus e batteri condividono il pianeta con noi. Anzi, a voler rispettare le proporzioni, noi umani condividiamo il pianeta con loro. Virus e umani hanno i loro rispettivi habitat. Talvolta coincidono, anzi addirittura si sovrappongono e quindi i virus non ci ammalano. Talvolta gli habitat non coincidono, restano separati. La cosa è resa ancora più complessa (parola fastidiosa, impertinente e anti democratica) dal fatto che praticamente ogni specie vivente ha un suo peculiare e sopraggiunto rapporto con questo o quel virus. Diversi sistemi immunitari, differenti e divergenti storie evolutive di anticorpi. Così che la diversità e separazione degli habitat biologici rende difficile la mutazione di un virus, l’insorgere di quel che chiamiamo un nuovo virus.

Ma c’è un laboratorio fabbrica virus in funzione dall’inizio dei tempi ed è la stessa modificazione degli habitat in cui si manifestano le specie viventi. Gli habitat mutano, i virus mutano. L’attività di questo laboratorio per nulla nuovo e per nulla segreto homo sapiens l’ha accelerata. E non per un disegno diabolico o per insita cattiveria o per complotto dei cattivi. Il laboratorio fabbrica lavora a ritmi accelerati da quando sul pianeta noi umani siamo di più e sempre di più: decliniamo umani a miliardi da più o meno due secoli, nei millenni precedenti li si potevano conteggiare al massimo a centinaia di milioni. Miliardi di umani che vivono in gran parte in centri urbani ad alta densità di popolazione sono già di per sé un habitat, anzi un laboratorio.

Cui va aggiunta la massiccia deforestazione su scala planetaria, deforestazione che toglie letteralmente spazio e quindi habitat a specie animali che ospitano virus che finora hanno avuto contatti minimi o nulli con la specie umana. La combinazione tra sovrappopolazione e deforestazione è il laboratorio fabbrica virus. Ma è storia complessa e complicata, in cui non ci sono i cattivi e i buoni e non c’è nemmeno il lieto o catastrofico fine, difficile e faticoso farci sopra un film, un blog o una chiacchiera. Meglio, molto meglio un’ Area 51, un laboratorio dei cattivi…