L’Italia si regge sugli immigrati: “Ne servono due milioni in dieci anni”, il documento del Welfare

Pubblicato il 11 Marzo 2011 - 09:03 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – L’Italia si regge sul lavoro degli stranieri e servono nuovi immigrati, parola del ministero del Lavoro, diretto da Maurizio Sacconi. “Nel periodo 2011-2015 il fabbisogno medio annuo dovrebbe essere pari a circa 100mila, mentre nel periodo 2016-2020 dovrebbe portarsi a 260mila”.

In pratica nei prossimi 10 anni ci serviranno quasi due milioni di lavoratori immigrati. In un rapporto del 23 febbraio scorso, la Direzione generale dell’immigrazione spiega che il “sistema Italia” sta in piedi sugli immigrati. “Il fabbisogno di manodopera è legato contemporaneamente alla domanda e all’offerta di lavoro – si legge nel Rapporto “L’immigrazione per lavoro in Italia” – dal lato dell’offerta si prevede tra il 2010 e il 2020 una diminuzione della popolazione in età attiva (occupati più disoccupati) tra il 5,5% e il 7,9%: dai 24 milioni e 970mila del 2010 si scenderebbe a un valore compreso tra i 23 milioni e 593mila e i 23 milioni circa nel 2020. Dal lato della domanda, gli occupati crescerebbero in 10 anni a un tasso compreso tra lo 0,2% e lo 0,9%, arrivando nel 2020 a quota 23 milioni e 257mila nel primo caso e a 24 milioni e 902mila nel secondo”.

“Nel periodo 2011-2015 il fabbisogno medio annuo dovrebbe essere pari a circa 100mila, mentre nel periodo 2016-2020 dovrebbe portarsi a circa 260mila”, si legge ancora.