Regione Lombardia: stipendio tagliato al medico che prescrive cure e ricoveri impropri

Pubblicato il 4 Febbraio 2011 - 22:58 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – I medici che prescrivono ricoveri impropri per i malati cronici potrebbero come ‘punizione’ vedersi decurtato un quinto dello stipendio. Lo ha spiegato il direttore generale alla sanità  Carlo Lucchina, durante il suo intervento a Milano a un convegno sulla sanità territoriale organizzato dalla Regione Lombardia, dal sindacato dei medici Sumai-Assoprof e dall’azienda Teva Ratiopharm.

”Nel caso in cui il paziente venisse ospedalizzato inappropriatamente – ha detto Lucchina – la tariffa che riconosceremo al medico sarà decurtata del 15-20%”, questo perché ”il medico che lo segue non ha rispettato tutti i passaggi previsti dallo specifico protocollo di assistenza”. Nelle nuove Regole per il 2011 di cui si è dotata la Regione, e di cui si è discusso nell’incontro di oggi, è stata introdotta un’evoluzione del ‘Drg’, ovvero del meccanismo di rimborso per le prestazioni sanitarie; è applicata alle malattie croniche, e si chiama ‘Creg’ (Chronic related group).

”Significa – ha spiegato Lucchina – che determineremo una tariffa, e che per vedersela riconosciuta per intero il medico dovrà seguire il paziente come si deve”, sia nel correggere gli stili di vita, sia nella prescrizione delle cure e nei controlli periodici del suo stato di salute. Il ricovero dovrà essere prescritto solo quando necessario, e non come ‘scorciatoia’ per evitare o velocizzare il resto del percorso di cura. In questo modo, la Regione punta ad ottimizzare l’aderenza dei medici ai protocolli di assistenza, tagliando i costi impropri che derivano da una cattiva gestione del paziente sul territorio.