I marziani esistono: sono alghe fossili nascoste in blocchi di gesso

di Veronica Nicosia
Pubblicato il 30 Aprile 2010 - 19:28| Aggiornato il 3 Agosto 2011 OLTRE 6 MESI FA

Marte

La prima notizia è che i marziani esistono, la seconda è che sono molto diversi da come li abbiamo sempre immaginati.  Ad abitare il “pianeta rosso”, infatti, sono una serie di alghe fossili racchiuse in dei blocchi di gesso.

I fossili scoperti su Marte sono in tutto e per tutto simili a quelli ritrovati sul letto del Mar Mediterraneo, risalenti a circa sei milioni di anni fa. A svelare l’esistenza sul Pianeta Rosso di quella è considerata la più tradizionale prova di esistenza di forme di vita sono stati i «rover» della Nasa, Opportunity e Spirit, che dal 4 gennaio 2004 si trovano su Marte, durante una recente missione per verificare le prove della presenza di solfati.

Spiega William Schopf, direttore del Centro di studi sull’origine della vita all’Università di California a Los Angeles: «I fossili trovati nel gesso includono organismi molto simili a quelli che si trovano nei nostri oceani, come il phytoplankton, i cyanobatteri. Fino a questo momento nessuno aveva preso in considerazione l’ipotesi che il gesso potesse contenere forme di vita».

Lo step successivo, per rendere ancora più importante la scoperta, è quello di prendere i mattoncini di gesso ed alghe e riuscire in qualche modo a farli arrivare sulla Terra. L’impresa, ad oggi è difficilissima e la Nasa pensa di portarla a termine in un modo graduale.

Steve Squyres, capo degli aspetti scientifici della missione dei rover, parla di un progetto per portare i marziani sul nostro pianeta in sei anni, descrivendolo come un’impresa di una “difficoltà infernale”. L’operazione, secondo Squyres, avverrà in tre tappe:  «La prima dovrà prendere le pietre e parcheggiarle in un posto sicuro su Marte, la seconda prenderle a bordo, decollare e posizionarsi in un’orbita predefinita, dove la terza arriverà per portarle sulla Terra come se fosse un aereo-cargo».