Rai, il Fatto: “Masi sblocca il programma per la sua fidanzata Muccitelli”. Il dg: “Falso, vi querelo”

Pubblicato il 14 Gennaio 2011 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA

Mauro Masi

E’ bastata una firma e il programma di approfondimento economico di Rai Due potrà venire alla luce. La firma in questione, spiega il Fatto Quotidiano, è quella del direttore Generale Mauro Masi e dovrebbe permettere, sempre secondo il giornale, a Ingrid Muccitelli, di condurre la trasmissione.

Masi, però, la prende male e annuncia querela. “Il pezzo a firma di Carlo Tecce su di una presunta conduzione in Rai della Muccitelli, spiega una nota della direzione Rai, è “infondato”. E via alla denuncia che per Tecce vale l’en plein: due pezzi sulla coppia Masi Muccitelli, due querele.

Scrive il Fatto che Masi ha firmato la matricola (sostanzialmente il documento che dà via libera all’uso degli studi televisivi e firmare i contratti) lo scorso 29 dicembre, nel cuore delle vacanze di Natale. C’è di più: il programma in questione sarà prodotto da Endemol, società controllata per un terzo da Mediaset. Insomma, nel momento delle sforbiciate, Masi trova le risorse per acquistare un format prodotto all’esterno. Nel frattempo viene congelato uno speciale di Lucia Annunziata sul potere di sei puntate, tutto fatto in casa.

Secondo il Fatto c’è di più: oltre alla fidanzata Muccitelli, Masi insiste anche con il direttore di Rai Uno Mauro Mazza per una trasmissione di Vittorio Sgarbi. Anche qui il nodo individuato da Tecce è nell’appalto esterno: “A Sgarbi tocca Bibi Ballandi onnipresente su Rai Uno”, scrive il giornalista.

Quanto al bilancio, dopo il -118 milioni del 2010, Masi ostenta ottimismo per il 2011. Per risparmiare è stata tagliata la Champions League: non che prima se ne vedesse tanta, una sola partita a turno. Scomparirà anche quella. Poi, il 2011 è anno dispari: niente Olimpiadi o Mondiali a prosciugare le casse di viale Mazzini. Infine, sempre nelle intenzioni di Masi c’è la vendita di Rai Way. Per ora è insorta l’Idv che ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro Romani. Qui la partita è ancora tutta da decidere.