‘Vecchie carrette’ trasformate in Megayacht di lusso: anche i ricconi ‘riciclano’

Pubblicato il 27 Agosto 2010 - 13:48 OLTRE 6 MESI FA

Il Pacha III di Carolina di Monaco

Lo yacht nuovo di zecca appena uscito dal cantiere? E’ roba fuori moda, persino un po’ di cattivo gusto. La pensano così, almeno, i tanti “nababbi” nostrani e non che per concedersi una lussuosa casa galleggiante hanno scelto un vecchio rimorchiatore completamente rimesso a nuovo.

I vantaggi, in effetti non mancano: i rimorchiatori, infatti, infatti sono molto più grandi degli yacht in produzione e, se restaurati per bene, conservano anche quel gusto retrò che non guasta. Certo: le spese di ristrutturazione possono superare, e non di poco, anche il costo di una barca nuova: il portafogli, però, non sembra proprio essere un problema per chi sceglie un vecchio rimorchiatore.

Qualche esempio? Carolina di Monaco ha scelto il Pacha III, lungo 36 metri e classe 1936. All’esterno la tinta dominante è il blu notte; dentro, invece, non manca nessun comfort a cominciare dalla Jacuzzi finendo con la piscina (sulla barca…). Quanto agli arredi ci ha pensato Jacques Grange.

Barca vecchio stile anche per Vincenzo Onorato, il patron di Mascalzone Latino. Con un modesto sforzo di fantasia l’ha battezzata Mascalzone Assai. Lo yacht, 40 metri, si chiamava Henry Morgan, era un rimorchiatore dismesso della seconda guerra mondiale. Dovevano demolirlo e Onorato, invece, ha staccato un assegno da 1 milione e l’ha portato a casa. Piccolo dettaglio: per rimetterlo a posto ne ha spesi altri 17.

L’elenco dei “rimorchiatori risorti” è lungo: si va dal Primo Ariete di “mister Vaporella” Franco Polti fino al Promotej di Andrea Ferretti. Il “riciclaggio”, insomma, fa tendenza.