Molestie sessuali e ricatti a lavoro, ne è vittima una donna su due

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 18:35 OLTRE 6 MESI FA

donne lavoroQuasi 10 milioni e mezzo di donne tra i 14 e i 65 anni hanno subito almeno una volta nella loro vita una molestia sessuale o un ricatto sul lavoro a sfondo sessuale. Nella rete della violenza e’ caduta una donna su due (51,8%), mentre l’8,5% (un milione e 224 mila donne) e’ stata molestata o ricattata in ufficio, ambiente considerato ”infernale” per 2 milioni e 633 mila lavoratori. Lo rivela l’Istat in due indagini: una sulle molestie sessuali e i ricatti sessuali sul lavoro, l’altra sul disagio nelle relazioni lavorative nel biennio 2008-2009. I dati sono stati diffusi oggi e sono frutto di una convenzione con il ministero delle Pari Opportunita’.

A rischio giovani e chi vive in città. Le donne più a rischio sono quelle che vivono nelle grandi citta’ (64,9%) o nei comuni periferici (58%). Valori sopra alla media (51,8%) si rilevano per le donne del nord-ovest (57,2%) e del nord-est (54,3%); in particolare in Piemonte (58,9%), Lombardia (56,9%), Emilia Romagna (56,3%) e Liguria (55,5%). Negli ultimi tre anni, in particolare, sono state 3 milioni 864 mila (il 19,1% del totale) le donne di 14-65 anni ad aver subito almeno una molestia o un ricatto sessuale. Le ragazze di 14-24 anni (38,6%) hanno il doppio delle probabilità di subire una molestia; seguono le 25-34enni (29,5%). Il fenomeno risulta piu’ diffuso al Sud (21% contro il 19,9% del Nord-ovest e il 17,7% del Nord-est)

Tante molestie verbali, meno telefonate oscene. Tra le molestie subite piu’ diffuse ci sono quelle verbali (26,6% nel corso della vita), i pedinamenti (21,6%), l’esibizionismo (20,4%), la molestia fisica (19%). Negli ultimi 10 anni il numero delle telefonate oscene e’ crollato: il tasso di vittimizzazione (per le donne tra i 14 e i 59 anni) era del 33,4% nel biennio 1997-1998 e ha raggiunto il 17,9% nel 2008-2009. Secondo Linda Laura Sabbadini, direttore centrale dell’Istituto, questo tracollo ha a che vedere con i ”cambiamenti nel panorama della telefonia, che funzionano da deterrente”. Nell’arco della propria vita il 28,8% delle donne ha subito una molestia fisica su un mezzo di trasporto pubblico o in stazione, l’11,7% in discoteca, pub, ristorante, bar o cinema. L’autore nel 59,4% era un estraneo.

Pressioni sessuali in ufficio. Le ha subite l’8,5% delle donne, negli ultimi tre anni il 2,4%, 347 mila persone. In particolare, 842 mila donne di 15-65 anni (5,9%) nel corso della loro vita lavorativa sono state sottoposte a ricatti sessuali: l’1,7% per essere assunte e l’1,7% per mantenere il posto di lavoro o per avanzare di carriera. Le donne a cui e’ stata richiesta una ”disponibilita’ sessuale” al momento della ricerca e’ quasi mezzo milione, pari al 3,4%. Di fronte ad un ricatto sessuale, l’81,7% delle donne non ne parla con nessuno; solo il 18,3% lo racconta, di solito ai colleghi.

Disagi al lavoro per 2,6 milioni. Il 9% dei lavoratori (9,9% nel caso delle donne) che hanno lavorato con superiori, colleghi o persone a loro sottoposte, dichiara di aver sofferto, nel corso della vita, vessazioni (7,2%, 2 milioni e 91 mila lavoratori) o demansionamento (3,3%, 961 mila). Il 6,7% dice di aver subito situazioni di disagio negli ultimi 3 anni, il 4,3% negli ultimi 12 mesi. Le donne rimaste vittime di vessazioni almeno una volta nella loro vita lavorativa subiscono piu’ di frequente scenate e critiche, vengono umiliate e ricevono piu’ offerte e offese di tipo sessuale. Gli uomini invece vengono piu’ spesso messi a lavorare in condizioni disagevoli e attaccati per le loro opinioni politiche e religiose. In generale, chi si sente a disagio sul posto di lavoro sono per lo piu’ giovani tra i 25 e i 44 anni, laureati o diplomati, residenti al Sud (10,4% dei lavoratori) e in particolare in Campania (10,9%).