Nasa, Charles Bolden: “Entro 2030 andremo su Marte, ci resteremo almeno un anno”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Giugno 2015 - 12:29 OLTRE 6 MESI FA
Nasa, Charles Bolden: "Entro 2030 andremo su Marte, ci resteremo almeno un anno"

Nasa, Charles Bolden: “Entro 2030 andremo su Marte, ci resteremo almeno un anno”

PASADENA – Entro il 2030 l’uomo arriverà su Marte e ci rimarrà almeno un anno. Ne è convinto Charles F. Bolden, ex generale dei Marines, astronauta e ora amministratore della Nasa, l’agenzia spaziale americana. Bolden ha spiegato che ad oggi si studiano le tecnologie per portare l’uomo sul pianeta rosso e che in futuro anche questa impresa sarà fattibile, ma la sosta minima su Marte dovrà essere di almeno un anno per preparare l’arrivo e anche il ritorno.

Giovanni Caprara sul Corriere della Sera riporta le parole di Bolden, che spiega come oggi sia importante affrontare questa sfida:

“La Nasa ha una tabella di marcia che la porterà intorno al 2030 su Marte. Oggi non ci sono società che in breve tempo possano immaginare e affrontare una sfida tanto ardua. Occorre ancora risolvere tanti problemi e sviluppare nuove tecnologie. Però ci sono società credibili che guardano a questo futuro con cui collaboriamo e alle quali forniamo conoscenze per arrivare alle innovazioni necessarie alla complicata impresa. Nell’ipotesi attuale di un viaggio possibile bisognerà almeno sostare un anno sul Pianeta rosso oltre il tempo di andata e ritorno. Ciò significa che bisogna disporre di sistemi per garantire la sopravvivenza, dalle tecnologie di supporto alla vita o per il riciclaggio alle protezioni dalle radiazioni in un ambiente terribilmente ostico, ai sistemi di produzione di vegetali per assicurare una buona alimentazione”.

Caprara spiega che Bolden è intervenuto davanti agli studenti del Politecnico di Milano insieme all’astronauta Luca Parmitano dell’Esa, Giuseppe Morsillo direttore all’Esa per il controllo finanziario e l’elaborazione dei piani a lungo termine, a Enrico Flamini Chief Scientist dell’Asi e al rettore del Politecnico Giovanni Azzone e ha dichiarato:

“Nella time line della Nasa ci sono missioni, dedicate ad esempio allo sbarco su un asteroide portato in orbita attorno alla Luna, che serviranno a mettere a punto tecniche e strumenti utili al balzo verso Marte”.

Parlando di vita extraterrestre, scrive Caprara, Bolden ha detto:

“Ci deve essere vita nell’universo e la stiamo cercando. Molte volte incontro persone che mi chiedono se siamo soli nell’universo o se credo negli alieni. Io penso che ci deve essere vita altrove. Non saranno certo persone come noi, forse saranno dei microbi, ma la vita c’è e la stiamo cercando”.

Su questa prospettiva ritiene importante la collaborazione internazionale senza nascondere le difficoltà degli ultimi tempi. “Forse avrete letto sui giornali dei problemi nei rapporti tra Stati Uniti e Russia, ma dovete sapere che lassù, nello spazio, la collaborazione continua sempre. Guardando la Terra dalla Stazione spaziale la si vede unita, senza i confini che separano gli Stati sugli atlanti di geografia. Anche con il nostro contributo, vogliamo che il mondo sia così, senza confini”. I rapporti con la Cina impegnata seriamente sulla frontiera cosmica come sono oggi ? “Non collaboriamo nei voli umani, ma abbiamo rapporti con gli scienziati per lo studio della Terra, nelle ricerche di geodinamica. E quando il robot cinese è sbarcato sulla Luna abbiamo aiutato nelle comunicazioni di telemetria. Ma con Pechino la cooperazione è molto limitata”.

E gli astronauti italiani sono tra i migliori:

“E gli astronauti italiani come li giudica? «Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano sono grandi, super, bravissimi. Ogni gruppo fa sempre meglio. Siamo fortunati ad avere persone come Luca». E Luca, accanto, che ha appena raccontato la sua disavventura nella passeggiata fuori della stazione spaziale, sorride compiaciuto”.