“No alle centrali nucleari in Emilia Romagna”, approvata la risoluzione in Regione

Pubblicato il 27 Ottobre 2010 - 01:19 OLTRE 6 MESI FA

“No alle centrali nucleari in Emilia-Romagna”: l’Assemblea legislativa regionale ha approvato una risoluzione (favorevoli Pd, Idv, Sel-Verdi, Fed.sin., Movimento 5 stelle; contrari Pdl e Lega), presentata da 22 consiglieri di maggioranza, che impegna la Giunta a dichiarare indisponibile il territorio regionale all’installazione o all’attivazione di centrali nucleari.

Nel documento si chiede inoltre all’esecutivo regionale ”di proseguire il lavoro positivo fin qui svolto per monitorare la completa fase di smantellamento della centrale di Caorso (Piacenza)”.

Nell’affermare che ”il Governo centrale sta adottando misure contraddittorie, che contrastano con gli indirizzi comunitari di risparmio energetico (valorizzazione delle fonti rinnovabili, limitazione dei gas serra)”, il documento chiede alla Giunta di sollecitare l’adozione di un Piano energetico nazionale, elaborato con il coinvolgimento delle Regioni.

Illustrata in aula dalla consigliera Pd Roberta Mori, la risoluzione chiede che nel Piano energetico nazionale sia valorizzata l’energia solare, eccellenza italiana per produzione e per consumo, in modo da fornire una risposta ai temi energetici e all’occupazione di ricercatori e lavoratori in settori innovativi. Sono stati approvati due emendamenti, presentati dal Movimento 5 stelle: il primo inserisce l’espressione per cui ”il nucleare di quarta generazione è, allo stato attuale della ricerca, una tecnologia non ancora concreta ed attuabile”; con il secondo, si toglie il riferimento al nucleare di quarta generazione nell’azione di sostegno alla ricerca scientifica, che va piuttosto indirizzata verso l’efficienza, il risparmio energetico, le fonti rinnovabili ”nonché tutte le energie alternative a quelle nucleari e fossili”.