Omicidio del Mago Tobruk: dopo 28 anni spunta un altro presunto killer

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA

CALTANISSETTA – Dopo 28 anni di indagini spunta un altro presunto omicida del Mago Tobruk, ovvero il niscemese Vito Vittorio Scifo, ucciso il 18 luglio del 1983. Nella mattinata di venerdì 8 aprile, infatti, è stata notificata in carcere un’ordinanza nei confronti di Giovanni Passaro, 55 anni, gelese, detenuto a Spoleto.

A Passaro, pluripregiudicato e condannato con l’accusa di appartenere alla famiglia mafiosa di cosa nostra di Gela, viene contestata anche la detenzione illegale in luogo pubblico di arma da fuoco. Secondo l’accusa Passaro avrebbe partecipato anche  all’omicidio della figlia del mago di Tobruk, Rosanna Patrizia Scifo, il cui cadavere non fu mai ritrovato.

Di questo delitto venne accusato Giuseppe Spatola, marito di Patrizia Scifo, anche lui ucciso.  Passaro è accusato anche dell’occultamento di cadavere della Scifo e di Spatola. Il sospettato è stato già stato condannato in via definitiva per la partecipazione a Cosa nostra gelese, e per diversi omicidi. Gli investigatori lo ritengono un killer spesso in trasferta in paesi limitrofi.

L’omicidio del mago di Tobruk, che lavorava a Roma, scaturì dalla scomparsa della figlia avvenuta il 17 giugno del 1983. Scifo, infatti, era rientrato a Niscemi per cercare Patrizia che aveva iniziato una convivenza turbolenta con Giuseppe Spatola. La ragazza il 28 luglio 1982 aveva anche denunciato il coniuge per maltrattamenti, sevizie e violenza carnale.