Otto secondi di attenzione, poi molliamo. Meno dei pesci rossi. Covid, politica…molto si spiega

di Lucio Fero
Pubblicato il 16 Novembre 2020 - 09:39 OLTRE 6 MESI FA
Otto secondi soglia di attenzione, poi molliamo. Meno dei pesci rossi. Covid, politica...molto si spiega

Otto secondi di attenzione, poi molliamo. Meno dei pesci rossi. Covid, politica…molto si spiega (Foto d’archivio Ansa)

Otto secondi, contate lentamente: uno, due, tre…Arrivati a otto smettete. Non solo di contare.

Smettete, smettiamo in media di capire qualunque cosa su cui sia stata richiamata la nostra attenzione. Perché la soglia di attenzione che ci è rimasta è in media appunto di otto secondi. Non di più. E in otto secondi…che vuoi capire in otto secondi?

MENO DEI PESCI ROSSI

I curatori dell’indagine con un tocco di accorato sberleffo ci avvertono che la soglia di attenzione del sapiens contemporaneo è oggi inferiore a quella del pesce rosso. Stiamo lì a cercare di capire meno tempo di quanto ci sta, ci prova un pesce rosso. Poi molliamo, molliamo l’attenzione e la fatica di capire.

Otto secondi, questa la media. Magari non tutti, di certo non tutti. C’è ancora chi legge una pagina fino in fondo. Chi, dopo aver letto, ci pensa e prova a metabolizzare quanto appreso e a tradurlo in pensiero. C’è ancora chi riflette, studia, compara letture, studi, esperienze. C’è ancora chi pensa. E, siccome nessun pensiero ce la fa a stare nel format otto secondi, vuol dire che, per stare nella media generale degli otto secondi, c’è una marea di gente che come soglia di attenzione e pensiero sta parecchio sotto, pericolosamente vicina a zero secondi.

IL POPOLO DEGLI OTTO SECONDI DI ATTENZIONE

Ma la media, appunto la media della soglia di attenzione è otto secondi. Vi pare una esagerazione, una stima offensivamente al ribasso? Provate a misurare in tempo quanta attenzione reale c’è intorno alla percezione, deliberazione, degustazione e archiviazione di una notizia. Otto secondi a pensare cosa vuol die e implica quel titolo, quella notifica? Anche meno, molto meno se la notizia e la notifica non riguardano e toccano il privatissimo e l’immediato.

Il popolo degli otto secondi non vuole informazione, tanto meno sapere e conoscenza. Tutta roba che va oltre gli otto secondi. Libera scelta di libero popolo e di liberi individui. Ma è lo stesso popolo che crede, esige di sapere di coronavirus e Covid, in otto secondi ovviamente. E’ lo stesso popolo quello degli otto secondi che lamenta la “confusione” della scienza. Infatti otto secondi non consentono “confusioni”, otto secondi sono la garanzia della nitidezza e chiarezza del nulla.

Otto secondi, dentro non vi può essere dubbio, ricerca, analisi, esperimento. Otto secondi dentro i quali comprimere e miniaturizzare l’enorme complessità del reale. Otto secondi in cui tutti sono uguali, uno vale uno. Otto secondi la soglia di attenzione, poi molliamo. Otto secondi, meno dei pesci rossi. Che vuoi capire in otto secondi? Otto secondi…e molto si spiega dei nostri comportamenti riguardo al Covid, alla politica, alla cosa pubblica, all’economia, alla scuola. Pesci rossi, distratti, in una boccia di vetro che equivale, si esaurisce nel nostri vissuto minimo mentre pensiamo (?) sia l’universo tutto.