Elisa Benedetti, il finto giallo del bancomat: era cointestato e il fidanzato non è un sospetto

Pubblicato il 1 Febbraio 2011 - 13:36 OLTRE 6 MESI FA

Il ritrovamento del cadavere di Elisa Benedetti

PERUGIA -Svaniscono anche questa volta le speranze di una svolta nell’omicidio di Elisa Benedetti, la giovane di 25 anni di Città di Castello di cui si erano perse le tracce fra il 29 e il 30 gennaio. Il giovane sentito dalla polizia dopo che aveva tentato di utilizzare il bancomat -bloccato – di Elisa era il suo fidanzato: nessuna stranezza, dunque, nel fatto che il bancomat fosse intestato anche a lui.

Sembra così uscire di scena, almeno per il momento, Alessandro Pieraccini, 28 anni, con precedenti penali.

L’amica Vanessa. In serata è stata anche risentita Vanessa Coltrioli, l’amica che sabato sera era con Elisa Benedetti prima che questa finisse in una strada di campagna, dove poi è morta. In particolare, gli inquirenti vogliono verificare alcune sue affermazioni, che sarebbero state smentite dai due ragazzi tunisini con cui le ragazze si erano fermate al bar a Ponte Rio.

Agli investigatori Vanessa aveva infatti raccontato che lei ed Elisa stavano andando a casa dopo aver bevuto, perché erano stanche. Ma uno dei due ragazzi tunisini, Ahmed, ha messo a verbale che a loro avevano invece detto che sarebbero andate in discoteca, al Red Zone, il locale che si trova ad un chilometro da dove poi Elisa è morta. Il tunisino avrebbe anche detto di aver provato a contattarle subito dopo aver lasciato il bar, ma di non esserci riuscito.

La telefonata al 112. Sempre oggi, in mattinata, era stato scoperto che la ragazza, prima di morire, aveva passato un’ora al telefono con il 112. Un’ora durante la quale, come racconta il ‘Corriere della Sera’, mentre già era arrivata nella boscaglia di Civitella Benazzone (dove poi è stata ritrovata) con la propria auto , raccontava ai carabinieri “sono in mezzo ai rovi”.

Dopo di che, la ragazza avrebbe continuato a parlare dicendo di essersi messa in cammino seguendo alcune luci per cercare di uscire dal bosco. Elisa avrebbe quindi attraversato il bosco e avrebbe provato a guadare il piccolo torrente della zona. Ma da quel posto non sarebbe più tornata indietro.

Questi nuovi particolari sono compatibili con l’ipotesi che Elisa Benedetti sia morto per il freddo dopo che la ragazza sarebbe scivolata nel torrente. Resta da capire, però, cosa ci facesse in quel bosco Elisa. Il luogo, secondo alcuni abitanti di Civitella Benazzone, è frequentato da coppiette e anche da spacciatori.