“Pijamose tutta Roma”. Droga e omicidi: sgominata organizzazione, 38 arresti

Pubblicato il 3 Maggio 2011 - 14:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ”E’ arrivato il momento di prenderci la città, pijamose tutta Roma”. Questa una delle intercettazioni captate dai carabinieri del Ros che hanno indagato sull’organizzazione dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nella capitale che ha portato all’arresto di 38 persone. Altre 43 sono indagate. Proprio la necessità di difendere il controllo dello spaccio nella zona sud est e di estendere l’attività dell’ organizzazione ad altri quartieri avrebbe scatenato anche di recente una guerra nel clan.

”C’è la necessita’ di un’attenzione da parte delle forze dell’ordine nei confronti di altri fatti di sangue avvenuti anche di recente e che si inquadrano nel controllo del territorio”, ha spiegato il procuratore antimafia Giancarlo Capaldo. In particolare, nelle ultime settimane si sono verificati a Roma agguati e omicidi che hanno come movente privilegiato la pista della droga. A Cinecittà, due persone a bordo di uno scooter avevano aperto il fuoco contro un romano di 47 anni a bordo di una Smart riuscito a sfuggire all’agguato. Ad Ostia invece un uomo era stato ucciso a colpi di pistola. E anche per l’omicidio dell’imprenditore Roberto Ceccarelli, ammazzato a colpi d’arma da fuoco davanti al Teatro delle Vittorie, e per il quale sono in carcere due persone, la pista piu’ accreditata sembra quella della droga.

Sono 38 le ordinanze di custodia cautelare eseguite nelle prime ore di martedì 3 maggio, al termine dell’indagine del Ros denominata ‘Orfeo’. Sequestrati in via preventiva anche beni mobili e immobili per un valore di circa cinque milioni di euro. Agli arrestati vengono anche contestate, a vario titolo, le accuse di tentativo di omicidio e sequestro di persona, in relazione ai numerosi fatti di sangue compiuti nell’ambito di una vera e propria ‘guerra’ tra gruppi di trafficanti contrapposti.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri, è stata emessa dal gip su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Roma. I 38 destinatari del provvedimento sono indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, tentato omicidio e sequestro di persona, con l’aggravante del metodo mafioso (prevista dall’art. 7 del decreto legge 13 maggio 1991 n.152: “Provvedimenti urgenti in tema di lotta alla criminalità organizzata”).

Gli arresti, sottolineano gli investigatori, “colpiscono un pericoloso sodalizio attivo nella Capitale e dedito all’approvvigionamento e alla distribuzione di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hashish”.