Piscine dei mondiali di nuoto, via al processo: 33 alla sbarra, c’è anche Angelo Balducci

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 17:50 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Iniziato e aggiornato al prossimo 27 aprile il processo sui presunti abusi edilizi compiuti in alcune strutture sportive in vista dei mondiali di nuoto di Roma del 2009.

Il giudice Maria Luisa Paolicelli, davanti alla quale si celebra il processo, ha proceduto alla riunione dei tre procedimenti aperti sulla vicenda. Alla sbarra 33 persone tra i quali Angelo Balducci (ex presidente del consiglio superiore dei lavori pubblici) e Claudio Rinaldi, i due che si sono susseguiti nel rivestire la carica di commissario straordinario per i mondiali di nuoto 2009, Giovanni Malagò, presidente del comitato organizzatore dei mondiali e presidente del Circolo Acquaniene (la sua iscrizione nel registro degli indagati è relativa a questa seconda qualifica), Simone Rossetti, gestore del centro benessere Salaria sport village e l’architetto Angelo Zampolini.

A tutti sono contestate dal pm Sergio Colaiocco ipotesi di abusivismo edilizio. Per la prossima udienza, fissata il 27 aprile, è previsto l’esame delle costituzioni di parte civile (previste tra gli altri Wwf e Radicali Italiani) e quello di liste testi e fonti di prova. Oggi in aula non erano presenti i legali del Comune di Roma. In merito a questa assenza il segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, ha attaccato il sindaco di Roma, Gianni Alemanno.

“Ancora una volta il sindaco non presentandosi in udienza e non chiedendo di costituirsi parte civile per il Campidoglio ha scelto di stare dalla parte dei potenti che sono imputati e delle cricche anziché dalla parte della legalità e dei romani”. L’esponente dei radicali ha annunciato che con l’avvocato Giuseppe Rossodivita, consigliere regionale, intende esercitare l’azione penale “di cui all’articolo 5 del testo unico degli enti locali chiedendo di costituirsi parte civile nel processo in questione a nome e per conto dell’amministrazione comunale”.