Progetti per “creativi” condivisi sul web: arriva la piattaforma Best Creativity

Pubblicato il 30 Maggio 2010 - 16:38 OLTRE 6 MESI FA

computerBest Creativity sarà la prima piattaforma italiana che punta a mettere a disposizione di tutti i “creativi” del web l’opportunità di aggiudicarsi un progetto sulla base del principio del “crowdsourcing”, lo stesso su cui si regge il sito Wikipedia. Si tratta in pratica di una sorta di “collaborazione” tra i vari utenti che propongono i propri progetti agli amministratori: questi li esaminano e poi premiano quelli ritenuti più validi. In questo modo si segue un criterio di trasparenza.

“E’ un principio in cui credo molto”, dice il fondatore Giulio Ardoino, informatico di 38 anni di Genova che si avvale della collaborazione del web designer Giuliano Ambrosio, 24 anni di Torino. Entrambi, con le loro esperienze passate (il primo ha lanciato un aggregatore di news italiano Zic Zac, il secondo il blog Julius Design) sono un esempio di come anche in Italia ci sono i fermenti di una piccola Silicon Valley.

Ecco come funziona Best Creativity: “Se un’azienda ha bisogno di rifare la veste grafica, il proprio marchio, o studiare una nuova formula di design che la rappresenti, lancia un contest sul sito, praticamente una gara, spiegando le sue richieste e quanto è disposta a pagare. Nel tempo prestabilito arrivano le proposte dagli iscritti alla gara, l’azienda le esamina, sceglie quella che le sembra migliore e paga il creativo o il team di creativi che l’ha inventata. Sono ammessi non solo i professionisti ma chiunque voglia partecipare, anche studenti o casalinghe. Purché abbiamo un’idea e rispettino le regole del contest”.

Ovviamente si può interloquire con il cliente in modo da rendere il progetto finale il più aderente possibile alle richieste. Le proposte che arrivano dalla Rete sono tutte visibili, seguendo un non trascurabile principio di trasparenza. Chi lancia il contest decreta il vincitore che si aggiudica il premio e consegna anche il progetto nel formato richiesto (solitamente Psd di Photoshop o Illustrator).

Il sito allo stato attuale è in italiano ed è lanciato solo nel nostro paese, ma è stato studiato per essere localizzato in diverse lingue. “Tutta la parte in inglese è già pronta – sottolinea Ardoino – e abbiamo un collaboratore che vive negli Usa. Sarà il prossimo passo”.