Eco-mostro Punta Perotti: tre terreni come risarcimento, le offerte sul tavolo della trattativa

Pubblicato il 16 Novembre 2010 - 12:19 OLTRE 6 MESI FA

Dopo lo stop alla confisca di Punta Perotti, ora c’è il tavolo della trattativa per quei suoli su cui sorgevano le tre torri da 300.000 metri cubi abbattute nel 2006 in diretta tv. Secondo quanto scrive Repubblica ci sarebbero tre offerte: “il Tondo di Carbonara con stadio San Nicola annesso, la zona del carcere da radere al suolo e un arcipelago di medie lottizzazioni, dalla zona Fiera fino a Japigia, lato monte di Punta Perotti. Un pacchetto con tutte le ultime aree edificabili della città”.

Se il sindaco di Bari Michele Emiliano ha promesso che su quell’area non sarà più permesso di costruire, la sua amministrazione comunale è disposta a mediare per un accordo. “Allo Stato, che rischia ancora di dovere un conguaglio ulteriore in danaro, e ai soggetti confiscati, propongo di chiudere la partita con accordo di programma nel quale il Comune di Bari sposti i volumi edificabili che esprime l’area di Punta Perotti in un’area non vincolata dal punto di vista paesaggistico. Il cemento non tornerà ad offendere quest´area simbolo di Bari e della Puglia”, ha detto Emiliano.

Secondo quanto deciso dal primo cittadino e dagli assessori all’Urbanistica Elio Sannicandro e ai Lavori pubblici Marco Lacarra toccherà alle imprese decidere ma il Comune ha già dato qualche indicazione delle aree disponibili: “Dovranno essere individuate alla luce degli standard edilizi, in zone il cui l´incremento di cubatura sia consentito e senza sovraccaricare aree già sature”.