Quanto pesa un buco nero? Ecco il nuovo metodo per determinarne la massa

Pubblicato il 6 Febbraio 2013 - 15:12| Aggiornato il 4 Giugno 2022 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Una nuova scala per determinare quanto pesa un buco nero. Uno studio pubblicato su Nature ha permesso di individuare un nuovo metodo per calcolare la massa di questi oggetti astronomici. Il metodo fino ad oggi usato stimava la massa del buco nero basandosi sui pianeti e le stelle che vi orbitano intorno. Ora per stimare la massa si userà la velocità del vortice di molecole attorno al buco nero.

Il calcolo della massa con il nuovo metodo è stato utilizzato per stimare quanto pesa il buco nero nel centro della galassia NGC4526, situata nella costellazione della Vergine. I ricercatori hanno scoperto che si tratta di un oggetto supermassivo, che pesa circa 450 milioni di volte la massa del nostro Sole, cioè circa 2 seguito da 30 zeri chilogrammi. Una quantità non certo facile da immaginare, che ammonta a 900 miliardi di biliardi di biliardi di tonnellate.

Quello su cui i ricercatori si sono concentrati è il movimento del gas freddo e denso che emette radiazioni nella frequenza delle microonde. Timothy Davis, del European Southern Observatory, ed i suoi colleghi del telescopio Carma in California, si sono concentrati sulla radiazione emessa dalle molecole di monossido di carbonio.

Davis ha spiegato: “Le galassie ed i buchi neri sembrano legati gli uni agli altri, cioè esiste una relazione tra la massa del buco nero e le proprietà delle galassie. La cosa strana è che i buchi neri sono molto piccoli comparati alle galassie che li ospitano. Ciò che vogliamo davvero capire è come queste componenti interagiscano tra di loro”.

Lo scienziato ha poi aggiunto: “Ma per capire le relazioni dobbiamo essere in grado di misurare le loro masse e compararle con i differenti tipi di galassie. Le osservazioni che abbiamo presentato arrivano dopo 100 ore di lavoro del telescopio Carma, ma usando il telescopio Alma – telescopio in Cile –  stimiamo che saremo in grado di produrre osservazioni della stessa precisione in appena 10 minuti”.