Si può fare! (come diceva il Dr. Frankenstein)

di Francesca Quaratino
Pubblicato il 7 Maggio 2012 - 07:54| Aggiornato il 25 Febbraio 2020 OLTRE 6 MESI FA

Se ci avete seguiti nei giorni berlinesi di re:publica avrete sicuramente capito che:
1. il wireless dell’evento dedicato all’innovazione più bello d’Europa non funzionava;
2. eravamo tutte donne;
3. ci siamo divertite parecchio perchè Berlino è sempre Berlino anche se un po’ più sporca e un po’ più dimessa.

Ma sia chiaro che qualcosa l’abbiamo anche imparata. Anzi, tre.
Primo: tedeschi e ospiti internazionali non erano affatto stravolti dall’idea di non poter inviare tweet durante l’evento o di doverlo fare a proprie spese e magari non in diretta.
Secondo: si può organizzare UNA convention UNA con numerosi interventi anche su autocandidatura (per dare copertura a tutti).
Terzo: si possono invitare a parlare persone che hanno aziende e progetti, non solo “idee sull’ Innovazione”, che a questo punto, ne hanno una anche le formiche di casa mia.
Come avrebbe urlato il Dr. Frankenstein (Fran-ken-stìn!) di Mel Brooks: SI PUO’ FARE!

Le tre nuove consapevolezze sono in qualche modo legate perchè dimostrano che si può affrontare l’innovazione e, in senso ancora più lato, la costruzione di un nuovo pensiero di futuro anche senza il tweet ossessivo-compulsivo che ha avvolto in una nube di social-rumore il bel Festival del Giornalismo di Perugia (in quei giorni, qualche twittatore era da denuncia per molestie alla comunità…) e le assemblee perenni che cambiano solo nome e location, con relativi “scambi di ostaggi”.

Ma soprattutto si possono selezionare relatori più o meno giovani caratterizzati dal fatto che quotidianamente si recano al lavoro e saltuariamente (semel in anno) portano una testimonianza operativa in un consesso, possibilmente di respiro internazionale.
Perchè, va detto, l’impressione che si ha da qualche mese è di vivere in un appuntamento infinito con l’ Innovazione Teorica spiegata nei suoi fondamenti da persone delle quali fatichi a capire bene cosa ci sia oltre al “vedo gente e faccio cose”.

Questo insegna Berlino, con il suo mix di manager e hacker, di eccellenze internazionali e di strane case history: che a volte bastano tre giorni, senza wireless e senza Twitter, per capire che è venuto il momento degli Stati generali del Rimbocchiamoci le maniche.
I tempi stanno per cambiare.

@Fraq