Rogo nel beneventano, il 24 dicembre i funerali delle cinque vittime

Pubblicato il 22 Dicembre 2010 - 20:08 OLTRE 6 MESI FA

Si svolgeranno la vigilia di Natale alle ore 11,30, nella chiesa di San Giovanni Battista di Cusano Mutri, i funerali di Genoveffa Vitelli (44 anni) e dei suoi quattro figli (Simone, 26 anni, Giovanni di 24, e dei due gemellini Antonio e Carlo, di tre anni). Sono rispettivamente moglie e figli di Rocco Tammaro, 59 anni, sopravvissuto insieme al padre ottantacinquenne Simone al rogo del suo casolare nella notte tra sabato e domenica scorsa.

A celebrare i funerali sarà il vescovo di Cerreto Sannita, monsignor Michele De Rosa, alla presenza, tra gli altri, di tutti gli studenti delle scuole di Cusano Mutri, e dei sindaci del comprensorio della Valle del Titerno con la fascia tricolore e i gonfaloni. Per il 24 dicembre il sindaco di Cusano Mutri, Pasquale Frongillo, ha proclamato il lutto cittadino. Ma in paese il clima natalizio si era già spento dal giorno della tragedia.

Tutte le attività festive programmate dall’amministrazione comunale e dalle associazioni locali sono state sospese. Spente anche tutte le luminarie. Domani mattina presso l’obitorio dell’ospedale ‘Rummo’ di Benevento verranno intanto eseguite dai medici legali le autopsie sui cadaveri delle cinque vittime che hanno commosso l’Italia, e non solo, a cominciare dal capo dello Stato Giorgio Napolitano che ha inviato un messaggio di cordoglio ai familiari.

Ai ‘superstiti’ del rogo stanno pervenendo messaggi di solidarietà sia dalle istituzioni che dalla gente comune, anche dall’estero, soprattutto dalla Svizzera e dalla Germania, Paesi dove i cusanesi sono emigrati per il passato in massa. ”Stiamo registrando tanta commozione – dice il primo cittadino di Cusano Mutri – ma anche tanta solidarietà verso i familiari delle vittime. A distanza di ventiquattro ore dalla apertura da parte dell’amministrazione comunale del conto corrente presso lo sportello della Banca Popolare di Novara di Cusano Mutri stanno pervenendo tante offerte per la ricostruzione del casolare distrutto della famiglia Tammaro-Vitelli”.

”Un destino crudele – dicono poi in paese – ha distrutto una famiglia umile, onesta e benvoluta”. ”I due gemellini Antonio e Carlo avevano scritto la letterina a Babbo Natale – dicono oggi, ultimo giorno di scuola prima delle vacanze, alla scuola materna che le due giovani vittime frequentavano da quest’anno – con il desiderio di qualche dono. Nel giorno del Santo Natale, invece, Babbo Natale li ha voluti vicino a se”.

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