Roma: fermate vietate, ma i bus a due piani continuano a ignorare i divieti

Pubblicato il 11 Novembre 2010 - 17:46 OLTRE 6 MESI FA

Era il 22 ottobre e con un ordinanza il comune di Roma eliminava dalla città la maggior parte delle fermate dei bus turistici a due piani. Siamo all’11 di novembre e, come riporta un articolo del Messaggero firmato da Laura Bogliolo, i segnali di fermata non ci sono più ma i bus turistici continuano a fare sosta dove non dovrebbero: sulle fermate dell’Atac, sulle strisce pedonali, a ridosso di curve. Al posto delle paline (la segnaletica verticale abusiva che indica la fermata) ci sono ora degli uomini che agitano biglietti. Una sorta di guida turistica. Il tutto non è autorizzato dal comune ma avviene sotto lo sguardo incurante dei vigili.

Scrive Laura Bogliolo sul ‘Messaggero’: “Quattro ore di monitoraggio: decine di open bus che compiono infrazioni, nessun ausiliario del traffico o vigile avvistato che impedisca la fermata nell’area riservata all’Atac, sulle strisce pedonali o a ridosso di curve. Nulla è cambiato dall’ultimo monitoraggio del 26 ottobre. Il tempo per adattarsi (quasi due settimane) sembra essere troppo. Gli open bus continuano a fermare in aree non consentite: alla Basilica di Santa Maria Maggiore, in Corso Vittorio Emanuele II, a via Veneto, a piazza Barberini. Le fermate vietate vengono fatte in modo costante, ogni giorno, come se esistesse un’immunità di fatto, non dichiarata. Le sanzioni prevedono 500 euro di multa e sospensione del servizio fino a 6 mesi. Ma nessuno sembra preoccuparsene minimamente. Sembra regnare l’impunità”.

“E le paline? – continua il reportage del Messaggero – Quelle non ci sono più (o meglio: resistono solo alcune, tutte di una stessa linea). Però al loro posto, incontriamo personale con e senza pettorine che reclamizzano il tour. Invece dei molti extracomunitari, adesso ci sono giovani italiani che cercano di mimetizzarsi (non hanno appunto la pettorina) e continuano ad adescare i turisti, tranquillizzandoli così: ‘No problem, bus will stop here’. Tradotto e commentato: anche se le paline ce le hanno tolte, noi continuiamo a fare come ci pare. C’è anche chi spiega: ‘Il bus non ferma più sul punto che vedi sulla mappa, è vietato, ferma qualche metro prima…'”.