Guerriglia a Roma, Cirielli: “Perché il finanziere non ha usato la pistola?”

Pubblicato il 15 Dicembre 2010 - 16:30 OLTRE 6 MESI FA

Il presidente della Commissione Difesa della Camera dei Deputati, Edmondo Cirielli, depositerà una interrogazione al ministro dell’Interno, ”per comprendere se vi siano state particolari condizioni e/o disposizioni, che abbiano impedito al militare della Guardia di Finanza, coinvolto negli scontri di Roma, ieri, di fare un uso della sua pistola d’ordinanza per legittima difesa e per l’uso legittimo delle armi”.

”A parere dell’interrogante – si legge nelle premesse dell’atto di sindacato ispettivo – il militare di cui sopra si sarebbe trovato nelle condizioni previste dagli artt. 51, 52 e 53 del Codice Penale, eppure non ha ritenuto di utilizzare l’arma d’ordinanza, mettendo in pericolo innanzitutto la sua vita, e poi anche quella dei suoi colleghi e, piu’ in generale, il perimetro di sicurezza per cui era stato predisposto il servizio di Ordine Pubblico, atteso che la pistola poteva anche essergli sottratta e utilizzata dagli aggressori”. Cirielli continua, poi, affermando che ”sembrerebbe che nei servizi di ordine pubblico, siano abitualmente impartiti ordini tendenti ad evitare tassativamente l’uso delle armi da fuoco salvo che per rispondere ad offese provenienti da sole armi da fuoco e ciòcondizionerebbe negativamente l’operato degli agenti anche a costo di esporli ad ingiusti rischi, perfino della vita”.

Quindi , le richieste al ministro Maroni: ”se il Governo intenda adottare provvedimenti per meglio disciplinare l’uso delle armi da fuoco in quelle particolari condizioni di ordine pubblico che rappresentano un potenziale pericolo per l’incolumità della vita degli operatori di pubblica sicurezza, delle istituzioni e, piu’ in generale, dei cittadini e se vi siano, e a quali livelli, eventuali responsabilità nell’emanazione di direttive ed ordini che non tengono debitamente conto della legislazione vigente, e come si intenda sanzionarle”.