Roma: non ce la fa con la pensione, cita i figli e chiede 1000 euro al mese

Pubblicato il 9 Novembre 2010 - 18:15 OLTRE 6 MESI FA

Dopo aver provveduto per 30 anni a mantenere i cinque figli ed a creare i presupposti per un loro futuro sereno, ora è lui, a 65 anni e con un pensione di soli 500 euro mensili, a chiedere di essere aiutato. E lo fa con un atto di citazione al tribunale civile di Roma nel quale sollecita la condanna dei figli a corrispondergli un assegno mensile di 1.000 euro a titolo di assegno alimentare.

Protagonista dell’insolito caso Bruno C., per 30 anni fabbro ‘in nero’ alle dipendenze di diverse imprese operanti nella provincia di Roma. L’uomo, assistito dagli avvocati Giacinto Canzona ed Anna Orecchioni, vive ora in una casa popolare a Tor Bella Monaca, è affetto da una grave artereopatia e con i 500 euro di pensione, specie dopo la morte della moglie, la quale garantiva 700 euro al mese in virtù dell’impiego di collaboratrice domestica, non ce la fa ad arrivare alla fine del mese.

Per questo motivo, vista la situazione di costante indigenza, e soprattutto per la mancata assistenza da parte dei figli, tutti indicati, nell’atto di citazione, come economicamente indipendenti, Bruno C. si è rivolto al tribunale invocando l’applicazione dell’articolo 433 n° 2 del codice civile in materia di obbligo di assistenza alimentare da parte dei figli.