I romani preferiscono la pizza al pane: consumi dimezzati in cinque anni, addio rosetta

Pubblicato il 8 Aprile 2011 - 15:34 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Di pane nelle tavole degli italiani ce n’è sempre meno. In cinque anni i consumi dei prodotti da forno, quelli lievitati e poi venduti caldi e da mangiare entro un paio di giorni, si sono dimezzati. Rosetta addio, almeno a Roma racconta il Messaggero in prima pagina.

Il caso di Roma è esemplare perché i consumi come sono crollati negli ultimi cinque anni e una persona ne mangia solo 70 grammi al giorno. La strategia dei panettieri per mantenersi la clientela è quella di spingere il mercato con la pizza. “Se vendessimo solo il pane, avremmo già abbassato le serrande da un pezzo. Invece puntiamo sui prodotti che continuano attirare clienti: pizza bianca, fagottini, torta rustica, pizze farcite”, spiega Giancarlo Giambarresi presidente dell’unione panificatori della provincia di Roma.

Dove si nasconde il problema? Un aspetto importante è il trasporto, visto che in Italia l’86 per cento dei trasporti commerciali avviene su gomma l’aumento di benzina e diesel ha fatto il suo effetto nelle scelte degli italiani: i consumi sono scesi in quantità dello 0,6 per cento con punte del 5,3 per cento per le carni bovine naturali, del 3,4 per cento per i vini, del 2,9 per cento per i prodotti ittici e del 2,7 per cento per il pane nel 2010 secondo i dati Coldiretti.

Altro elemento fondamentale e che non si può sottovalutare è la qualità, come fa notare Giacomo Dente sul Messaggero che concentra l’attenzione sul problema che non è più ormai la dieta e l’incubo di “una gita al mare”, piuttosto è la cura con cui viene fatto il pane.