Ruby, Il Giornale attacca Ambra Battilana: “5 mila euro al mese per prostituirsi”

Pubblicato il 27 Giugno 2011 - 20:19 OLTRE 6 MESI FA

Ambra Battilana

ROMA – Nell’indagine sul caso Ruby, quello che ha portato al rinvio a giudizio per concussione e prostituzione minorile del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Ambra Battilana è stata una delle testimoni più ascoltate dalla Procura. Una testimone che, insieme a Chiara Danese ha deciso di costituirsi parte civile al processo in corso a Milano.

La decisione, evidentemente, ha irritato il quotidiano “Il Giornale” che è andato a scavare nella vita di Ambra fino a trovare una vecchia denuncia, presentata proprio da Ambra, per molestie sessuali ai danni di un suo ex fidanzato.

Scrive il quotidiano che l’ex fidanzato della Battilana era in realtà un imprenditore facoltoso e molto più grande di lei. Imprenditore  che l’avrebbe “stipendiata” con circa 5.000 euro al mese in cambio di prestazioni sessuali.  I due, scrive il Giornale, secondo la denuncia presentata da Ambra, si conoscono nel settembre 2009, quando la ragazza è ancora minorenne.

“Qualche giorno dopo – scrive il quotidiano citando la denuncia di cui afferma di essere in possesso – in occasione di una cena organizzata (…) avevo modo di incontrare nuovamente” l’imprenditore.  Arriva l’invito a salire in macchina: “Turbata anche per la mia inesperienza e giovanissima età da tale invito, mi inducevo ad accettarlo soltanto per una ragione di cortesia. Con mio enorme imbarazzo, iniziava a farmi domande circa i miei gusti sessuali e a illustrarmi con dovizia di particolari le sue fantasie erotiche. Inoltre, iniziando ad accarezzarmi la mano e la gamba sinistra, mi proponeva di diventare la sua “compagna di giochi” e ancora prima che potessi opporre ogni resistenza mi porgeva una busta con all’interno 2mila euro. Mi assicurava, inoltre, che tale somma rappresentava solo un anticipo dei 5mila euro che mi avrebbe dato ogni mese”.

Ambra, spiega il Giornale, avrebbe accettato in qualche modo lo scambio, almeno in un primo momento: “Nonostante l’indecenza della proposta, sia per la soggezione psicologica in cui mi trovavo che per la condizione di grave indigenza nella quale versava la mia famiglia, mi vedevo obbligata mio malgrado a non rifiutare il denaro”.

“Da allora, purtroppo – scrive ancora il Giornale – iniziava a pretendere rapporti sessuali che, compensati con denaro contante, iniziavo a svolgere con cadenza di una volta ogni settimana. Non avevo la forza di uscire da quel circolo vizioso”. Fino alla denuncia e alla fine della relazione. La teoria del Giornale è semplice: Ambra non avrebbe dovuto rimanere inorrdita dal bunga bunga. Fino a prova contraria, però, la ragazza ha denunciato. Soprattutto, anche nel caso Ruby, ha da subito raccontato tutto ai magistrati.