Sanità Puglia: via libera alla trascrizione di 130 intercettazioni

Pubblicato il 11 Aprile 2011 - 21:05 OLTRE 6 MESI FA

BARI – Il pm del tribunale di Bari Giuseppe Scelsi ha chiesto ed ottenuto dai giudici del dibattimento la trascrizione di 130 conversazioni telefoniche. Le chiamate sono state  intercettate nell’ambito dell’indagine che nel maggio 2010 ha portato al rinvio a giudizio del coordinatore pugliese e consigliere regionale de ‘La Puglia Prima di Tutto’, Tato Greco, imputato di associazione per delinquere, corruzione e falso in concorso con i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini.

Le 130 telefonate sono le uniche intercettazioni ritenute utilizzabili – sulle complessive 11mila agli atti, pari a 120mila conversazioni – dopo che il tribunale, accogliendo l’eccezione presentata dal difensore di Gianpaolo Tarantini, avv.Nicola Quaranta, ha annullato l’efficacia dei decreti autorizzativi in quanto non motivati.

Questi erano stati firmati dall’allora pm inquirente, Michele Emiliano, ora sindaco di Bari. Le 130 telefonate non erano state finora trascritte per volere della pubblica accusa in quanto superflue rispetto a quelle prodotte. Nel processo, oltre a Tato Greco e ai fratelli Tarantini, sono imputati anche gli allora primari di ortopedia degli ospedali pugliesi di Putignano, Raffaele Bancale; Monopoli, Paolo Dell’Aera; e San Severo, Rossano Cornacchia.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2001 e il 2004. Secondo l’accusa Greco, con i fratelli Tarantini, ha preso parte ad un’associazione per delinquere finalizzata ad influenzare i vertici delle aziende ospedaliere pugliesi nell’acquisto dei prodotti sanitari commercializzati dalle società della famiglia Tarantini delle quali Greco e’ ritenuto dall’accusa socio occulto. Il processo e’ stato aggiornato al 9 maggio.