Sarah Scazzi. Cosima Misseri: “Sabrina è innocente, Michele si è voluto fare prendere”

Pubblicato il 23 Marzo 2011 - 13:57 OLTRE 6 MESI FA

Cosima Misseri

BARI – ”Sabrina è innocente. Mio marito Michele si è voluto far prendere. Io ho sempre detto la verità. Quelle poche cose che ho detto sono la verità. Ho preferito dire ‘non ricordo’, quando non ricordavo, e non dire cose false. Tutto ciò che ricordo l’ho detto agli inquirenti”. Sono alcune delle dichiarazioni che ha fatto – in un’intervista realizzata da Ilaria Cavo per Matrix – Cosima Misseri, madre di Sabrina e moglie di Michele, entrambi in carcere per l’uccisione della piccola Sarah Scazzi.

”Io non ricordo tanto di quel 26 agosto, come hanno gia’ detto sono quella che non ricorda – aggiunge – ma in realtà quelli che non ricordano sono tantissimi, che per far vedere che ricordano hanno fatto piuttosto male. Ricordano il falso e io per questo stavo per andare in prigione addirittura. Ricordano che ero andata in banca mentre invece ero al lavoro. Se non ci fosse stata quella firma a scagionarmi come sarebbe andata a finire? Se non ci fosse stata quella firma io stavo in prigione”.

Continua Cosima: ”Michele mi dice ‘non so cosa mi sia successo, non so perché purtroppo se non ti capita non ci credi”. Io molte volte gli chiedo: ‘Ma ti rendi conto?’ E lui mi risponde: ‘Se non ti capita, non ci credi’: per esempio, il fatto che ha fatto passare tanti giorni, dice che non aveva il coraggio di consegnarsi mentre dice che se fosse stata Sabrina i carabinieri li avrebbe chiamati quel giorno stesso,mentre per lui non ha avuto il coraggio. Molte volte voleva andare da un signore, un amico, una brava persona, pero’ mentre andava poi tornava indietro, non ce la faceva ad andare a dire ‘portami dai carabinieri che ho fatto tutto questo’.

”Michele dice – aggiunge Cosima – che si voleva far prendere, non aveva il coraggio di consegnarsi, però si voleva far prendere, anche quando diceva ‘mi sento che Sarah la devo trovare io’ aspettava che qualcuno andasse a dirgli ‘ma perché dici così? Tu sai qualcosa?’. Mi ha detto che si voleva far prendere, portami dai carabinieri che ho fatto tutto questo”.

E sull’innocenza della figlia Sabrina, Cosima dice: ”per quale motivo Sabrina doveva uccidere Sarah? Come dicono, la gelosia? Ma Sarah sarebbe stata più castigata a non farla venire a casa. Ammazzarla non era niente. Il castigo più grande sarebbe stato non farla uscire con lei”.

Cosima parla anche di ciò che è stato detto e scritto in questi mesi a proposito della sua vita familiare: ”E’ stato detto – ricorda – che mio marito dormiva sulla sdraio, che veniva maltrattato, che mangiava avanzi: non è vero. Da solo ha mangiato parecchie volte come anch’io ho mangiato parecchie volte da sola, quando non lavoravo mangiavamo assieme, quelle sono tutte calunnie che hanno detto. Gli avanzi? Li abbiamo mangiati tutti del giorno prima: se li mangia una sola persona sono avanzi ma se li mangiano tutti non sono avanzi”.

”Ora sono tornata a lavorare in campagna – conclude – e faccio il lavoro ai ferri ma per molti mesi è come se fossi stata agli arresti domiciliari: con tutti i giornalisti fuori casa non potevo uscire. Oggi io spero solo per Sabrina, che quando uscirà possa lavorare; la mia vita ormai non e’ che mi importa tanto, per l’età che ho, Sabrina ha 35 anni in meno e ce ne vuole ancora”.