Sarah Scazzi, le contraddizioni di zio Michele: “La trovai a tavola”. Ma secondo l’autopsia era a digiuno

Pubblicato il 29 Novembre 2010 - 09:08 OLTRE 6 MESI FA
michele misseri

Michele Misseri

Sarah Scazzi non aveva mangiato il giorno in cui è stata uccisa. L’autopsia ha parzialmente contraddetto il racconto di Michele Misseri, che aveva detto di aver trovato la nipote a tavola il 26 agosto, insieme alla moglie Cosima e alla figlia Sabrina. Zio Michele aveva però aggiunto di non essere certo che la quindicenne avesse mangiato.

Il dettaglio è stato riportato sulla Gazzetta del Mezzogiorno da Maristella Massari: “Durante l’autopsia non sono stati trovati nello stomaco del cadavere della vittima residui evidenti di cibo”. La circostanza, ha spiegato la giornalista, “crea contraddizioni evidenti con quanto è riportato nell’ordinanza del Tribunale del Riesame che ha negato la scarcerazione di Sabrina Misseri. Sarah «era rientrata a casa (la sua abitazione di vico II via Verdi) alle 12.30 circa»”.

Infatti, è sottolineato nell’articolo della Gazzetta, Sarah, “dopo essere uscita con il padre per fare un po’ di spesa «dopo le 13.00», era tornata e «aveva mangiato velocemente senza neppure sedersi», per poi indossare il costume e tornare da Sabrina per andare al mare”.

Dunque, “questa ricostruzione degli orari contraddice quella dell’incidente probatorio. Sarah non poteva certo trovarsi contemporanemente in due posti. L’episodio riportato da Misseri sarebbe giustificabile solo se si anticipa di un’ora circa l’orario in cui Michele, che non portava mai l’orologio, dice di essere rientrato a casa dalla campagna dove aveva lavorato insieme con il fratello Carmine”.