Sarah Scazzi, gip: “Cose strane in casa Misseri. Sullo stupro confessione gratutita”

Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA

Un lavoratore solitario dei campi, con un rapporto anche strano con la moglie Cosima: così il gip del tribunale di Taranto, Martino Rosati descrive sostanzialmente la figura di Michele Misseri, reo confesso dell’omicidio della nipote Sarah Scazzi. Un rapporto tanto anomalo con la moglie che non si sa neppure se effettivamente la coppia dormisse insieme. Il giorno dell’omicidio, sottolinea poi il gip, Misseri è anche arrivato in netto ritardo ad un appuntamento con un amico, giungendovi intorno alle 16.

Riferendosi al presunto stupro sul cadavere di Sarah Scazzi riferito dallo zio Michele Misseri, il gip nell’ordinanza nei confronti della figlia Sabrina lo definisce ”una confessione che verrebbe da dire gratuita, visto che nessuno avrebbe mai sospettato questo ulteriore delitto, che ben difficilmente si sarebbe potuto accertare visto che il cadavere è rimasto in acqua per 40 giorni”.

Nei giorni scorsi, dai primi risultati dell’autopsia sul corpo di Sarah Scazzi, era emerso che era impossibile stabilire se Misseri avesse abusato o meno del cadavere proprio per la lunga permanenza del corpo della vittima nel pozzo pieno d’acqua nelle campagne di Avetrana.

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