Sarah Scazzi, non ci sono altri indagati. Il procuratore di Taranto: “Lo scenario è chiaro”

Pubblicato il 27 Ottobre 2010 - 12:32 OLTRE 6 MESI FA

”Non ci sono altri indagati. Stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e attendiamo i risultati degli esami tecnici dei Ris e del medico legale per fare le opportune valutazioni. Poi vedremo cosa dirà il signor Misseri”. Lo ha detto il procuratore di Taranto Franco Sebastio, facendo il punto sulle indagini a proposito dell’omicidio di Sarah Scazzi.

Sebastio ha aggiunto che ”lo scenario nel quale è maturato l’omicidio è abbastanza chiaro”. Quindi ha spiegato che gli interrogatori che vengono tuttora svolti di persone informate dei fatti sono ”interrogatori di routine” per precisare singoli aspetti della vicenda. Secondo Sebastio sarebbe ”imminente il deposito della richiesta di incidente probatorio” per raccogliere e cristallizzare la versione dei fatti di Michele Misseri.

Per quanto riguarda Cosima Misseri, moglie di Michele e madre di Sabrina, il procuratore ha sottolineato che la sua situazione “non è cambiata”. Sebastio ha risposto anche a una domanda a proposito delle ”cose clamorose” che Valentina Misseri ha detto di aver appreso da suo padre e di voler trasmettere solo ai magistrati e agli investigatori. ”Allo stato non c’è niente”, ha detto il procuratore.

Invece, ha detto Sebastio, ”c’è un’inchiesta in corso per fuga di notizie e violazione del segreto istruttorio”. Il procuratore si riferiva alla diffusione a organi di informazione di atti dell’inchiesta. Si tratta, in particolare, di verbali e registrazioni audio degli interrogatori di Michele e Sabrina Misseri e anche di persone informate sui fatti.

Negli ultimi giorni sarebbero infatti emersi altri particolari delle indagini. Innanzitutto Sabrina Misseri sarebbe stata “tradita” dai tabulati del suo cellulare: nel giorno del delitto sarebbe stata nei pressi del pozzo in cui è stata gettata la cugina. Inoltre pare che la mattina del 26 agosto, prima di essere uccisa, Sarah si sia vista con Sabrina.

Anche il 27 ottobre nel tribunale di Taranto saranno sentite due persone informate dei fatti.