Tredicenne presa a sassate, il minore ha confessato. Probabili danni cerebrali per lei

Pubblicato il 9 Aprile 2011 - 12:56 OLTRE 6 MESI FA

REGGIO CALABRIA – Ha confessato il ragazzo di 17 anni che giovedì scorso ha ferito in modo grave a Sambatello di Reggio Calabria una ragazza di 13 anni con cui si frequentava da qualche tempo, colpendola al volto con una pietra.

Il minore, dopo essere stato individuato dalla polizia nel casolare in cui si era rifugiato dopo il tentato omicidio, ha raccontato i particolari di quanto era accaduto fornendo anche le indicazioni per il ritrovamento della ragazza, che aveva lasciato in una stradina interna coprendone il corpo con un masso. Dalle indagini è emerso che la ragazza è stata colpita ripetutamente al volto con un masso. Il minore, stando a quanto si è appreso, non ha fornito molti particolari sulla dinamica del tentato omicidio. Per lunedì, intanto, è stata fissata davanti al gip dei minori l’udienza di convalida dell’arresto del giovane.

Le condizioni della ragazzina restano molto gravi, anche se in una condizione di stabilità: potrebbe avere subito danni cerebrali. La giovane è ancora ricoverata nel reparto di rianimazione degli Ospedali riuniti di Reggio ed è in coma farmacologico. I colpi che le ha inferto al volto il diciassettenne con la pietra le hanno provocato lo sfondamento delle orbite, con possibili conseguenze anche per la vista. I medici stanno comunque verificando le lesioni subite dalla ragazza e le possibili conseguenze, anche cerebrali, che potrebbero derivarne per il suo organismo. Un accertamento che potrà essere completato quando la ragazza uscirà dal coma.