“Signorini me fa na p… a due mani quel fro…”: battuta omofoba di Adinolfi su Facebook
Una battuta scritta su Facebook scatena le ire delle associazioni gay su Mario Adinolfi, giornalista e blogger noto per aver sfidato Walter Veltroni alle primarie del Pd nel 2007. Oggetto della presa in giro, condita da colorite espressioni in romanesco e accompagnata da un epiteto omofobo, il giornalista Alfonso Signorini. “Me fa ‘na p… a due mani quel fr…etto”, ha scritto Adinolfi.
La frase è stata scritta in un contesto scherzoso, una discussione con i suoi fan sui saldi di fine stagione. Ma non ha mancato di urtare la sensibilità di molti: “Adinolfi eviti di usare un linguaggio omofobo e chieda scusa”, dice Aurelio Mancuso, presidente dell’associazione “Equality Italia” lo attacca.
Nel commento, pubblicato domenica sulla pagina pubblica di Adinolfi, e condiviso con i suoi oltre cinquemila fan, si fa riferimento ad una giornata di shopping. Qualcuno, scherzando, gli dice: “Stai attento che non ti becchi Signorini…”. Lui risponde subito, in dialetto romanesco, servendosi di una metafora sessuale. Poi, parlando dei commessi incontrati durante gli acquisti, scrive: “Ho anche dialogato amichevolmente con i servetti gay su maculati, leopardati e affini”.
Frasi che sono state notate da alcune persone omosessuali, e che non sono piaciute a Mancuso, storico leader del movimento Glbt italiano: “Trovo insopportabile che giornalisti e commentatori si lascino andare a questo linguaggio da caserma – sbotta Mancuso – Conoscendo bene il linguaggio della comunicazione e, quindi, il peso delle parole, devono sapere il messaggio che viene veicolato da certi termini spregiativi”.