Legnago (Verona): “Chiamatemi sono una porca”. Falso annuncio in edicola, il numero era di una madre di famiglia

di Alessio Liverziani*
Pubblicato il 21 Ottobre 2010 - 14:21 OLTRE 6 MESI FA

Poche righe scritte su un biglietto appeso in un’edicola di Legnago, in provincia di Verona, con la proposta a luci rosse: “Sono una porca, mi piace molto…chiamatemi a tutte le ore, voglio divertirmi senza ricevere denaro”. Sotto, un numero di telefono in neretto e un elenco di prestazioni sessuali descritte con dovizia di particolari. Il volantino, affisso all’edicola Meneghello all’insaputa dei proprietari, era fin troppo esplicito per essere vero. C’è voluto poco, infatti, per capire che si trattava di uno scherzo.

Eppure, nella realtà provinciale e un po’ monotona della bassa veronese il biglietto osé ha “infiammato” gli animi dei maschi del paese. A farne le spese una colf 35enne residente a Ledinara, in provincia di Rovigo. Sposata e con due figli. Ignara vittima della burla fino al momento in cui il suo telefono cellulare non ha cominciato a squillare. Dall’altro lato della cornetta, proposte indecenti arrivavano dalle voci soffuse di maschi che chiedevano un incontro con la promessa di prestazioni memorabili, senza risparmiarsi le volgarità del caso.

Chiamate a tutte le ore del giorno e della notte fino a quando la donna, invece di riagganciare il telefono mandando a quel paese il “maniaco” di turno, non ha deciso di intrattenersi con l’ennesimo interlocutore per capire come avesse ottenuto il suo nome e il suo numero di telefono. Scoperto “il peccato”, la donna ha denunciato tutto ai carabinieri per scoprire anche “il peccatore”.

*Scuola di Giornalismo Luiss