Spazio, scoperti cinque pianeti “sosia” della Terra

Pubblicato il 3 Febbraio 2011 - 11:09 OLTRE 6 MESI FA

Cinque piccoli pianeti di dimensioni confrontabili a quelle della Terra ruotano compatti e molto vicini alla loro stella, chiamata Kepler-11 e simile al Sole, mentre un sesto pianeta, più grande, è lontano dalla stella: è il nuovo sistema solare distante 2.000 anni luce scoperto dal telescopio Kepler della Nasa e descritto su Nature. Il sistema planetario è frutto di una ricerca che parla americano, nata dalla collaborazione di 39 fra astronomi, astrofisici e planetologi di 16 istituzioni.

Di queste l’unica europea è l’università danese di Copenaghen. Per il coordinatore della ricerca, Jack Lissauer, del centro di ricerche Ames della Nasa, «è la più grande scoperta fatta sui pianeti esterni al Sistema solare dal 1995». Risale a quell’anno la prima scoperta in assoluto di un pianeta esterno al Sistema Solare: il gigante 51 Pegasi b. Da allora sono stati scoperti oltre 500 pianti extrasolari, ma quasi tutti sono giganti gassosi simili a Giove. Si contano sulla punta delle dita quelli di piccole dimensioni e rocciosi, possibili sosia della Terra. Pianeti di questo tipo «sono piccoli e più difficili da scoprire», ha osservato l’astrofisica Margherita Hack commentando la scoperta. Ma sono questi i più interessanti nella ricerca di eventuali forme di vita extraterrestri.

Ed è per questo che nel 2009 la Nasa ha lanciato un «cacciatore di Terre» come il telescopio spaziale Kepler. Che i piccoli pianeti di Kepler-11 possano ospitare la vita è però improbabile, vicini come sono al loro Sole. La loro temperatura, compresa fra 400 e 500 gradi, è troppo alta perchè possano formarsi molecole complesse e stabili. Non è detto, però, che il sistema planetario di Kepler-11 non riservi ancora sorprese: «non si può escludere che in esso esistano altri pianeti che potrebbero non essere transitati davanti alla stella nel periodo in cui il telescopio Kepler l’ha osservata», ha osservato l’esperto di pianeti extrasolari Raffaele Gratton, dell’osservatorio di Padova dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Tuttavia c’è già molto da studiare: per Lissauer «la prima cosa sbalorditiva è che di questo sistema solare fanno parte 6 pianeti e che, di questi, 5 hanno un raggio confrontabile con quello della Terra». Tutti si trovano sullo stesso piano orbitale, come i pianeti del nostro Sistema Solare, e tutti sono stati «visti» dal telescopio Kepler nel momento in cui transitavano contro il disco della loro stella. Un dato eccezionale, questo, considerando che finora sono molto poche le stelle con più di un pianeta in transito.

Avere scoperto il transito di ben 6 pianeti «ha permesso di ricavare informazioni sulla massa e il raggio», di «calcolarne la densità e ricavare molti dati sulla loro struttura», ha detto Gratton. I 5 pianeti interni hanno una massa che va da 2,3 volte a 13,5 volte quelle della Terra e impiegano da 10 a 47 giorni per orbitare attorno al loro sole (il sesto, più grande e lontano, orbita in 118 giorni). Sono tra i pianeti esterni al Sistema Solare più piccoli finora scoperti e sono avvolti da un’atmosfera di gas leggeri.