Spazio, un nuovo studio: possibili tracce di vita su Marte

Pubblicato il 4 Settembre 2010 - 17:53 OLTRE 6 MESI FA

Quando le due sonde Viking giunsero su Marte nel 1976 inviarono dati che mostravano la mancanza di materiale organico sul Pianeta Rosso. I dati furono una delusione per gli scienziati alla ricerca di tracce di vita su Marte. Ma un nuovo studio contesta il modo in cui venne fatto all’epoca l’esperimento e riapre la porta alla speranza della esistenza di materiale organico sul pianeta.

”Per 35 anni siamo stati influenzati dai dati apparentemente negativi delle sonde Viking – afferma Christopher McKay, uno scienziato dell’Ames Research Center in California autore di un nuovo studio diffuso dalla Nasa – Ma l’esperimento fatto dalle sonde distrusse probabilmente il materiale organico trovato inviando risultati non affidabili”.

Le due sonde Viking raccolsero nel 1976 suolo marziano, riscaldandolo e studiando i gas rilasciati cercando composti organici. Ne vennero individuati solo due – clorometano e diclorometano – ma gli scienziati conclusero che si trattava in realtà di materiale proveniente dal fluido usato per pulire le sonde.

Il nuovo studio di Mcay ha prelevato nel deserto cileno di Atacama, che ha il suolo più simile a quello di Marte, materiale sottoposto prima a freddo e poi a caldo all’esame del perclorato. Nel primo caso è emersa la presenza del materiale organico nel secondo caso, a causa del riscaldamento, la presenza è stata cancellata.

”Il materiale organico può giacere sulla superficie di Marte per milioni di anni senza mutare forma – sottolinea McKay – Ma non appena viene riscaldato viene distrutto rapidamente”. Alla luce della nuova ricerca le tracce di clorometano trovate dai Viking potrebbero quindi venire dal materiale organico.

Lo studio rappresenta una tardiva soddisfazione per lo scienziato Gilbert Levin che per oltre 30 anni aveva contestato la interpretazione negativa data dagli scienziati ai dati inviati dalle sonde Viking.

Nel 2011 la Nasa lancerà il Mars Science Laboratory che arriverà su Marte nel 2012 per effettuare esperimenti sul suolo del Pianeta Rosso che potrebbero chiarire in modo definitivo l’interrogativo della presenza di tracce di vita su Marte.