Stampa 3D la tua faccia: un calco per simulare interventi chirurgici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2015 - 01:34 OLTRE 6 MESI FA
Stampa 3D la tua faccia: un calco per simulare interventi chirurgici

Stampa 3D la tua faccia: un calco per simulare interventi chirurgici

ROMA – Stampare 3D il proprio volto per poter visualizzare calchi e simulare interventi chirurgici. La faccia stampata 3D permetterà di studiare come eliminare eventuali malformazioni e prevedere cicatrici e cambi di espressione dopo un intervento chirurgico.

Antonino Caffo su La Stampa spiega che questo è l’obiettivo di MirrorMe3D, azienda specializzata nella scansione del volto umano e nella stampa 3D in diverse dimensioni:

“In realtà l’idea di MirrorMe3D è una conseguenza di una serie di metodologie già in essere all’interno dei centri estetici specializzati in chirurgia. Come ha spiegato alla stampa il chirurgo Carrie Stern, parte del progetto, i dottori utilizzano già modelli a tre dimensioni per spiegare ai pazienti le aree di intervento; solo che ad oggi vengono mostrate riproduzioni standard solo lontanamente vicine alle fattezze specifiche di ognuno. “Perché non combinare le procedure di consultazione esistenti con una simulazione ben più precisa?”

MirrorMe3D ha dato il via ad un servizio unico, innovativo e a pagamento. Il costo di ogni maschera varia a seconda della dimensione: 60 dollari per una miniatura e 300 dollari per una replica a grandezza naturale; secondo l’azienda presto le donne potranno averne una anche del seno per interventi di riduzione o ampliamento. Dopo un primo periodo di test, MirrorMe3D lancerà un portale dove chiunque potrà caricare foto a due dimensioni della propria faccia che poi verranno analizzate, assemblate e stampate in tre dimensioni; il risultato sarà un volto in plastica da ricevere a casa; a quel punto si potrà andare dal chirurgo di fiducia e prevedere tutte le azioni da compiere.
Nonostante qualcuno l’abbia definita una pratica raccapricciante ed evitabile, i primi pazienti che hanno letteralmente sperimentato nelle loro mani il potere di vedersi riprodotti in 3D sono rimasti affascinati e soprattutto soddisfatti; la paura di togliersi le bende e non riconoscersi più allo specchio ha i giorni contati”.