Stonehenge era un calendario solare? La teoria del professor Darvill: “Ecco come funzionava”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 6 Marzo 2022 - 20:00 OLTRE 6 MESI FA
Stonehenge era un calendario solare? La teoria del professor Darvill: "Ecco come funzionava"

Stonehenge era un calendario solare? La teoria del professor Darvill: “Ecco come funzionava” (foto Ansa)

Il mistero sul perché fu costruito Stonehenge sarebbe stato finalmente risolto: una ricerca ha confermato che il sito neolitico fungeva da calendario solare. Secondo quanto riportato dal Sun, il professor Timothy Darvill ha concluso che il sito è stato progettato come un calendario basato su un anno solare di 365,25 giorni, d’aiuto alle persone a tenere traccia dei giorni, delle settimane e dei mesi.

Le parole del professor Darvill

Darvill ha spiegato: “Il chiaro allineamento solstiziale di Stonehenge ha spinto le persone a ipotizzare che il sito includesse una sorta di calendario già all’epoca dell’antiquario William Stukeley”.

Stukeley, riporta Wikipedia, era nato a Holbeach, il 7 novembre 1687 ed è morto a Kentish Town, il 3 marzo 1765. E’ stato un antiquario, medico e sacerdote inglese. Ebbe un’influenza significativa sul successivo sviluppo dell’archeologia, aprendo la strada all’indagine accademica dei monumenti preistorici di Stonehenge e Avebury nel Wiltshire.

“Ora, le scoperte hanno messo a fuoco la questione e indicano che il sito era un calendario basato su un anno solare tropicale di 365,25 giorni”, ha aggiunto Darvill. Ricerche recenti hanno mostrato che i sarsen di Stonehenge furono aggiunti durante la stessa fase di costruzione intorno al 2500 a.C. Provenivano dalla stessa zona e successivamente sono rimasti nella stessa formazione. Ciò indica che hanno lavorato come una singola unità.

Come funziona il calendario

Darvill, della Bournemouth University, ha analizzato le pietre, esaminato la numerologia e confrontate con altri calendari conosciuti di questo periodo. “Il calendario funziona in modo molto semplice. Ciascuna delle 30 pietre nel cerchio del sarsen rappresenta un giorno all’interno di un mese, diviso a sua volta in tre settimane ciascuna di 10 giorni”, ha spiegato il docente. Le pietre distintive nel cerchio segnano l’inizio di ogni settimana e anche il mese intercalare di cinque giorni e un giorno bisestile ogni quattro anni.

“Il mese intercalare, probabilmente dedicato alle divinità del sito, è rappresentato dai cinque triliti al centro del sito. “Le quattro pietre al di fuori del cerchio di sarsen costituiscono invece le tacche per tenere traccia dell’anno bisestile”. Il professore ha precisato che “un calendario analogo è stato sviluppato nel Mediterraneo orientale nei secoli successivi al 3000 a.C. ed è stato adottato in Egitto come calendario civile intorno al 2700. Ciò fa pensare alla possibilità che Stonehenge possa derivare dall’influenza di culture lontane.