Tassista in coma a Milano, spuntano due testimoni: dopo tre giorni crolla il muro di silenzio

Pubblicato il 13 Ottobre 2010 - 20:03 OLTRE 6 MESI FA

Dopo tre giorni di silenzi, reticenze e ricostruzioni frammentarie, si sta lentamente sgretolando quel ‘muro’ di omertà che ha segnato la vicenda del brutale pestaggio al tassista Luca Massari, avvenuto domenica scorsa alla periferia sud di Milano.

Due donne hanno trovato il coraggio di presentarsi spontaneamente in Questura per confermare, in sostanza, il quadro accusatorio che ha portato in carcere per tentato omicidio tre persone, un vero e proprio clan familiare che fino all’ultimo ha cercato di intimidire possibili testimoni. Intanto, le condizioni del tassista restano gravi e stazionarie.

E’ ancora in coma farmacologico, ma secondo i medici non sarebbe piu’ necessario un intervento chirurgico. ”E’ sempre tra la vita e la morte”, ha spiegato il fratello. L’Aler nel frattempo ha sgomberato l’appartamento di via Ghini, poco distante dal luogo dell’aggressione, che era occupato abusivamente da Stefania Citterio, la donna fermata ieri, compagna di Morris Michael Ciavarella arrestato poco dopo il pestaggio.

Come riportato negli atti firmati dal pubblico ministero Tiziana Siciliano, sarebbe stata proprio la donna a picchiare per prima Massari. Stando alla ricostruzione del pm, infatti, dopo l’investimento di un cane da parte del tassista, attorno all’uomo si e’ creato un ‘capannello’ formato da tre donne: Stefania Citterio, la sorella Elisabetta e Sara P., la padrona dell’animale.

Tutte e tre hanno cominciato a inveire contro di lui e poi Stefania gli si è scagliata contro. A quel punto sono intervenuti anche il fratello Piero Citterio (in carcere anche lui) e il fidanzato Ciavarella per quello che il pm ha definito un ”violento pestaggio”, avvenuto in un ”desolante clima di omerta’ giustificabile solo dalla fama di violenza che gli aggressori hanno nel quartiere”. E’ stato proprio Ciavarella a sferrare l’ultimo colpo ”particolarmente violento”: una ginocchiata in volto che ha spaccato i denti all’uomo e l’ha fatto finire a terra. Il giudice per le indagini preliminari di Milano Maria Grazia Domanico, dopo averlo interrogato per due ore e mezza, oggi ha convalidato l’arresto e disposto per lui il carcere, sulla base del pericolo di fuga, di inquinamento probatorio e di reiterazione del reato.