L’Appennino preme sulle Alpi: è allarme terremoti in tutta la pianura Padana

Pubblicato il 21 Maggio 2012 - 12:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La pianura Padana è stretta in una tenaglia. L’Appennino preme sulle Alpi e la terra trema in Emilia Romagna. Il movimento verso il nord della placca adriatica ora costituisce un forte un rischio sismico. I terremoti che in Emilia Romagna hanno causato 7 vittime, decine di feriti e ingenti danni in molte città sono solo l’inizio. Gli sfollati tra Ferrara e Modena sono 4 mila secondo i dati della Protezione Civile della regione, coordinati da Demetrio Egidi. La zona tra Ferrara, Modena, Rovigo e Mantova, classificata come a rischio sismico “medio-basso”, ora comincia a preoccupare.

La placca adriatica si sta spostando verso nord-est alla velocità di 4 millimetri l’anno, provocando una spaccatura della faglia proprio in corrispondenza della pianura Padana. Questo il motivo delle forti scosse di terremoto nell’Emilia Romagna, dove dalle 4 del mattino del 20 maggio la terra ha tremato centinaia di volte in meno di 24 ore.

Claudio Chiarabba, funzionario di sala sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Ingv , ha spiegato: “La falda dell’Appennino avanza sotto alla Pianura Padana, comprimendosi e rialzandosi lungo un fronte che ha la forma di un arco e dove si concentra la pericolosità sismica. Quando si rompe una faglia gli epicentri delle scosse si distanziano di una decina di chilometri l’uno dall’altro. Ma stavolta le scosse coprono un fronte di oltre 30 chilometri. Segno che a rompersi è stata più di una faglia”.

Warner Mazzocchi, sismologo dell’Ingv, ha avvisato: “Non è finita qui. Ci vorrà tempo prima che le scosse di assestamento diminuiscano. Non escludiamo che si tocchino di nuovo magnitudo elevate”. Stefano Gresta, neopresidente dell’Ingv, ha dichiarato: “È evidente che in quell’area c’è un’attività parecchio vivace”.

Concetta Nostro, anche lei dell’Ingv, ha ricordato che non è la prima volta che la pianura Padana viene scossa dal terremoto: “Nel 1570 si registrò un sisma di magnitudo 5,5 sempre vicino a Ferrara, mentre nel 1987 raggiungemmo magnitudo 5,4”. Ma già nel 1117 tutto il Nord Italia fu scosso da un terremoto di magnitudo 6,4, avvertito anche in Svizzera.