Terremoto: i tweet più veloci e più efficaci degli avvisi dei sismologici

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 17 Maggio 2014 - 10:44 OLTRE 6 MESI FA
Terremoto: i tweet più veloci e più efficaci degli avvisi dei sismologici

Terremoto: i tweet più veloci e più efficaci degli avvisi dei sismologici

ROMA – Uno studio Usa ha stabilito che gli avvisi sul terremoto arrivano più velocemente quando provengono dai social media come Twitter, piuttosto che dai sensori sismici sotterranei della Geological Survey (USGS).

Non appena la terra comincia a tremare, gli utenti Twitter inondano la rete con tweet che anche il USGS utilizza per individuare un terremoto. In meno di un minuto, secondo i risultati presentati il 2 maggio nella riunione annuale della USGS che si è tenuta ad Anchorage in Alaska, si conosce già il luogo esatto del terremoto. Senza Twitter, occorrerebbero dai 2 ai 20 minuti per localizzare con precisione un terremoto.

Twitter ha 255 milioni di utenti attivi in tutto il mondo e l’USGS, utilizzando un software che legge la parola “terremoto” in lingue che vanno dal Tagalog (lingua diffusa nelle Filippine n.d.r) allo Spagnolo, riesce ad individuare subito il luogo in cui si sta parlando di terremoto. Negli ultimi 10 mesi il software USGS ha rilevato 19 terremoti di una settimana, circa 2-3 al giorno. Circa la metà sono stati rilevati in meno di un minuto, il 90 per cento in meno di 2 minuti.

Con Twitter, secondo quanto sostenuto da Paul Earle, direttore del USGS National Earthquake Information Center, i sismologi possono intuire le dimensioni e l’impatto di un terremoto, a volte anche prima che le onde sismiche si propaghino in qualche regione popolata, fornendo vantaggi nella eventuali evacuazioni. Allo stesso tempo però, Twitter è uno strumento umano che non potrà mai sostituire la scientificità e la precisione dei sismografi che rilevano terremoti magari piccolissimi e inavvertiti dagli esseri umani.