Tg1, tutte le buone ragioni di Elisa Anzaldo

di Giuseppe Giulietti
Pubblicato il 25 Maggio 2011 - 18:38| Aggiornato il 26 Maggio 2011 OLTRE 6 MESI FA

Elisa Anzaldo

Caro direttore,
Ti chiedo di essere sollevata dall’incarico di conduttrice del Tg1 della notte.
Ritengo non sia più possibile per me rappresentare un telegiornale che, secondo la mia opinione, ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica: l’equilibrio, l’imparzialità, la correttezza, la completezza…

Così il 19 aprile scorso la giornalista del Tg 1 Elisa Anzaldo, una cronista serena, coraggiosa, stimata da tante colleghe e colleghi, senza distinzione di parte alcuna, aveva scritto al suo direttore Minzolini, manifestando un disagio professionale e civile profondo e doloroso per chi in quella testata ha speso tanta parte della vita.

In quella prima lettera la Anzaldo non si nascondeva certo dietro lettere anonime o sentito dire, ma documentava e denunciava alcuni episodi di “malainformazione”.

Ne riportiamo alcuni:

Ancora ieri non abbiamo dato conto degli sviluppi dell’inchiesta Minetti-Fede-Mora. Domenica sera, 17 aprile, è stato “sfilato” alle 20 un pezzo pronto sui manifesti “Via le Br dalle procure” completo in ogni sua parte, intervista a Lassini, parere del sindaco Moratti e di Pisapia, questione autosospensione di Lassini dalle elezioni comunali.

Nel titolo delle 20 dell’11 aprile si metteva insieme il rinvio a giudizio dell’ex segretario del Quirinale Gifuni con l’arresto del prefetto Ferrigno per reati sessuali, qual è il criterio giornalistico adottato?

Non c’era notizia nei nostri titoli delle 20 del 6 aprile dell’apertura del processo Ruby a Milano, Forse non è stata considerata una notizia?

La lettera non riceve risposta, o almeno non ha ricevuto una risposta riferibile, almeno in questa sede.

Per questo Eliza Ansaldo riprende carta e penna e riscrive al suo direttore in data 11 maggio e, fedele al suo ruolo di scrupolosa cronista, arricchisce ulteriorrmente la denuncia con altri fatti spariti o resi incomprensibili, anche qui ci limitiamo a citare testualmente:

Non si comprende perché i telespettatori del Tg1 non abbiano avuto notizia della proposta di modifica, da parte di un parlamentare, dell’articolo 1 della Costituzione. Perchè, se si tratta di una non notizia, tutti i quotidiani gli hanno dedicato l’apertura?

Ed erano forse degne di due righe le critiche di un ministro, Galan, ad un altro ministro, Tremonti? Questione che ha reso necessario l’intervento del premier?

O perchè abbiamo ignorato, nonostante fossero disponibili i mezzi, la nuova emergenza rifiuti a Napoli sino a quando il governo non ha nuovamente inviato l’esercito, allora si…

Non meritava una notizia, nel decreto dello sviluppo, la concessione delle spiagge per 90 anni?

E la notizia che il governo ha sollevato conflitto di atribuzione dei poteri alla Consulta per non avere la Procura di Milano considerato un legittimo impedimento la partecipazione del premier ad un consiglio dei ministri?

E l’arresto di due assessori leghisti per tangenti? Alle 2o niente.

E la chiusura delle indagini sull’inchiesta per i grandi eventi, con la richiesta di rinvio a giudizio per ‘ex capo della Protezione Civile. Per noi tre righe, per i giornali intere pagine…