Torino, l’ultima frontiera del ‘pizzo’: chiede al barista cappuccino e brioche gratis

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

Cappuccino e brioche gratis ogni mattina per due anni. Quello che sembrerebbe quasi il premio a un concorso o una buona azione di beneficenza, è in realtà l’ultima frontiera del pizzo. E’ quanto chiedeva – secondo gli investigatori che l’hanno arrestato – Giovanni Tripodi, pregiudicato di 45 anni di Torino, a un barista del capoluogo piemontese, che per un periodo tanto lungo si è piegato al ricatto.

Qualche volta aggiungeva alla colazione la richiesta di una banconota da 10 euro. “Se non fai come ti dico ti spacco la testa”, aveva detto la prima volta, poco meno di due anni fa, il ricattatore alla sua vittima. E da allora aveva avuto la colazione garantita tutte le mattine, millantando amicizie e parentele pericolose oltre che precedenti che avevano terrorizzato il barista, che temeva per se stesso per la sua famiglia e per il suo esercizio del quartiere Santa Rita.

Ieri, martedì 15 giugno, l’epilogo. Tripodi, come al solito, si è presentato per fare colazione. Cappuccino e brioche, però, questa volta non gli sono bastati. Prima di andarsene, ha preteso dal barista anche del denaro. Quando l’esercente gli ha allungato una banconota da dieci euro il ricattatore ha provato ad alzare la posta, ottenendo un rifiuto. A quel punto ha afferrato una bottiglia dal bancone e ha tentato di inseguire il malcapitato barista, venendo però fermato e disarmato da un dipendente dell’esercizio.

All’arrivo della polizia la vittima ha raccontato tutta la storia che non aveva avuto il coraggio di denunciare prima. Tripodi, che aveva addosso un coltellino, è stato arrestato con l’accusa di estorsione. Per stabilire l’ammontare della cifra che ha sottratto al barista saranno necessarie ulteriori indagini che verranno effettuate nei prossimi giorni, interrogando nuovamente tutte le parti in causa.