Contro gravidanze “da spiaggia” e infezioni: al via la campagna Travelsex

Pubblicato il 16 Giugno 2010 - 17:11 OLTRE 6 MESI FA

I genitori non parlano di sesso mentre l’educazione sessuale a scuola è ancora un tabù. Dove imparano gli adolescenti le elementari regole del sesso sicuro? Su internet e facendo affidamento sul passaparola, con tutti i rischi del caso. Un comportamento ancora da sradicare nel nostro Paese e che si aggrava durante le vacanze estive, quando i ragazzi hanno maggiori occasioni di avere rapporti sessuali.

Il risultato? Il 30% degli adolescenti torna a casa a settembre con infezioni, malattie veneree o gravidanze non programmate. E proprio per questo nasce Travelsex, una campagna per il sesso sicuro che farà tappa in 10 località balneari italiane, organizzata dalla Sigo, la società italiana ginecologi ospedalieri: “Ogni anno a settembre i nostri studi si riempiono di ragazze rimaste incinte per rapporti in villeggiatura o con problemi di malattie trasmesse attraverso rapporti sessuali poco sicuri” dice il presidente, Giorgio Vittori.

Travelsex è un questionario che verrà rivolto ai ragazzi, chi ne sa di più vince un “Passaporto dell’amore sicuro” che contiene informazioni sul sesso: uso del profilattico, la pillola, regole di igiene intima e la contraccezione di emergenza. Fino ad oggi i ragazzi italiani si sono dimostrati poco preparati: il tasso di uso del preservativo è fermo al 1999 e il 30% si affida al coito interrotto, anche nel caso di rapporti occasionali. Il 37% arriva al primo rapporto completamente impreparato e non si protegge.

La campagna di Sigo ha ricevuto l’appoggio del ministro della Gioventù, Giorgia Meloni: “Puntare su questi temi è un investimento per il futuro perché significa anche tutelare la salute dei ragazzi”.