Trento. Soffoca il figlio neonato durante una cena di famiglia: arrestata una maestra

Pubblicato il 4 Ottobre 2010 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA

Appena dopo averlo partorito di nascosto, lo ha soffocato durante una cena di famiglia. Sarebbe maturata tra le mura domestiche la tragedia del neonato ucciso dalla madre a Trento lo scorso giugno perché frutto di una gravidanza tenuta nascosta al convivente.

Resta ancora da chiarire infatti da chi e dove sia stato gettato il cadavere del bimbo appena nato. Secondo l’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip di Trento Francesco Forlenza, tutti i partecipanti a quella cena di famiglia (il convivente della donna, il padre e l’anziano nonno della donna e il medico di famiglia) erano a conoscenza della tragedia.

La cena era stata organizzata per festeggiare il ritorno in Italia da Santo Domingo (Repubblica Dominicana) del padre della donna. Su quello che è effettivamente successo quella sera hanno cercato di fare chiarezza i carabinieri, che hanno avviato le indagini grazie alla testimonianza della badante del nonno, unica protagonista della vicenda soffocata da sensi di colpa e che si e’ rivolta agli inquirenti.

La donna ha raccontato di avere sentito una serie di vagiti o miagolii e quindi di avere incrociato la maestra d’asilo nel giardino di casa con un fagottino in braccio sporco di sangue. ”Meglio che muoia questa povera creatura, lasciatemela seppellire”, avrebbe detto la neo-mamma. Del corpicino del neonato pare che tutti fossero a conoscenza. A partire dal medico di famiglia che avrebbe dichiarato agli investigatori di avere visto il neonato, mostratogli dal padre della donna avvolto in un asciugamano. Un neonato, hanno sottolineato gli inquirenti, che sicuramente era vivo e vitale subito dopo il parto.