Troppi pugni: il cervello dei pugili cambia dopo 6 anni di ring

Pubblicato il 25 Aprile 2012 - 13:28 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – Il cervello dei pugili inizia a cambiare 'fisicamente' ben prima che i segni di un calo cognitivo, come la perdita di memoria o altri cambiamenti di queste funzioni, prodotti da ripetuti colpi alla testa, diventino evidenti. Gia' dopo 6 anni sul ring si puo' riscontrare infatti una riduzione delle dimensioni dell'ippocampo e del talamo, cioe' le aree cerebrali deputate alle funzioni mnemoniche e di prontezza. E' quanto emerge da uno studio condotto su 109 boxer con la risonanza magnetica, che sara' presentato oggi al congresso dei neurologi americani a New Orleans.

Anche se il cervello cambia gia' dopo 6 anni, i segni del declino cognitivo diventano evidenti nei pugili quando questi sono sul ring da piu' di 12 anni. Secondo i neurologi, l'idea che con una risonanza magnetica si possano identificare patologie degenerative cerebrali prima che i sintomi siano evidenti potrebbe essere utile per moltissime persone, dai giovani atleti ai soldati che sono soggetti a traumi ripetuti alla testa. Senza contare che cio' potrebbe portare ad una migliore comprensione dell'Alzheimer e di altre malattie delle persone anziane.

''Tutti sanno che colpi ripetuti alla testa non sono una cosa buona – spiega Charles Bernick del Lou Ruvo Center for Brain Health di Cleveland, che ha condotto lo studio -. Ma nessuno sapeva come si passava dai colpi allo sviluppo di malattie degenerative a lungo termine. Ora abbiamo un'idea della sequenza''. Finora le ricerche si sono concentrate sui traumi violenti e le commozioni cerebrali alla testa piu' che su colpi costanti ma di minore intensita'.

''Non dobbiamo concentrarci sui soli traumi violenti – continua -. Sopportare migliaia di colpi che non ti mettono ko potrebbe essere piu' dannoso per la salute del cervello''. Nello studio sono stati messi a confronto pugili professionisti e atleti di arti marziali, classificandoli in base al tempo passato sul ring, cioe' meno di 6 anni, da 6 a 12 e oltre 12 anni. La ricerca proseguira' per altri 5 anni su piu' boxer.