Delitto di Perugia, l’udienza di Amanda Knox e Raffaele Sollecito: la Corte vuole nuove perizie

Pubblicato il 20 Dicembre 2010 - 11:57 OLTRE 6 MESI FA

La perizia genetica sul coltello indicato come l’arma dell’omicidio di Meredith Kercher e sul gancetto del reggiseno indossato dalla vittima quando venne uccisa è stata disposta dalla corte d’assise d’appello di Perugia nel processo a Raffaelo Sollecito e ad Amanda Knox. I giudici sabato 18 docembre hanno così accolto una richiesta delle difese. Hanno anche indicato il collegio che dovrà svolgere i nuovi accertamenti.

I periti – ha spiegato la corte – dovranno esaminare le tracce di dna trovate sui reperti ed attribuire il codice genetico. Se questo non fosse possibile gli esperti dovranno valutare gli esami già agli atti. Sul coltello, sequestrato in casa Sollecito, è stato trovato il dna della Kercher e della Knox. Il codice genetico di Sollecito, misto a quello della vittima, è stato inoltre isolato sul gancetto del reggiseno. La corte d’assise d’appello ha inoltra ammesso alcuni testimoni.

“Finalmente, dopo tre anni, comincia il processo”: a dirlo al termine dell’udienza a Perugia è stato l’avvocato Luca Maori, uno dei difensori di Raffaele Sollecito. Il legale ha parlato di “grande vittoria”. “Ritengo – ha detto l’avvocato Maori – che la Corte abbia finalmente capito quali siano le ragioni per le quali ci siamo battuti dal primo momento: dimostrare l’assoluta innocenza di Raffaele e la sua estraneità ai fatti”. Riguardo al sorriso di Sollecito dopo la decisione della Corte, il suo difensore ha sottolineato che “finalmente dopo tre anni abbiamo qualcosa di veramente positivo”. “Con questa ordinanza – ha concluso l’avvocato Maori – la Corte d’assise d’appello ha stabilito quello che noi abbiamo sempre detto: che cioé l’impianto accusatorio di primo grado altro non era che un gigante con i piedi d’argilla”.

“Vittoria della difesa? No, è una vittoria della verità”: così l’avvocato Francesco Maresca, che rappresenta come parte civile la famiglia di Meredith Kercher, ha commentato la decisione della Corte d’assise d’appello di Perugia di disporre una perizia genetica su alcuni reperti nel processo a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox. “La Corte – ha sostenuto il legale – vuole arrivare fino in fondo a questi accertamenti. Se ha dei dubbi fa bene a toglierseli. Vedremo i periti che cosa diranno. Ci sono tutte le altre questioni – ha concluso Maresca – che sono state rigettate e quindi la sentenza di primo grado è stata confermata”.

ecco le immagini dell’udienza che si è svolta a Perugia sabato scorso: