50 anni fa l’uomo sulla Luna, Mike Collins: “Vedere la la Terra da lì fu una visione unica”

di Gianluca Pace
Pubblicato il 20 Luglio 2019 - 08:29 OLTRE 6 MESI FA

Una delle foto dell’allunaggio (foto Ansa)

ROMA – Oggi si festeggiano i 50 anni dallo sbarco sulla Luna e Google dedica all’Apollo 11 un doodle. Un doodle nel quale Mike Collins, uno degli astronauti dell’Apollo 11, racconta la sua avventura e l’emozione provata quando ha visto la Luna da vicino ma, soprattutto, la Terra da lontano.

Il racconto è accompagnato da un’animazione grafica: “Ciao sono Mike Collins, astronauta dell’Apollo 11, 50 anni fa ho partecipato a un’avventura che ha portato Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla superficie della Luna per la prima volta nella storia”.

“In quel momento – prosegue – io mi trovavo in orbita a 97 chilometri sopra di loro nel modulo di comando”. Nel suo racconto, l’astronauta dell’Apollo 11 si sofferma anche su qualche dettaglio curioso del viaggio: “Eravamo costantemente esposti alla luce solare tra la Terra e la Luna. Per regolare la temperatura sull’Apollo 11, dovevamo eseguire una manovra che alcuni hanno definito il ‘girarrosto’ perché dovevamo ruotare lateralmente come un pollo allo spiedo”.

Arriva così il momento dell’avvicinamento alla Luna e Collins dice cosa ha provato: “La prima volta che abbiamo visto la Luna da vicino è stato uno spettacolo magnifico. Era enorme. Dietro stava spuntando il Sole, creando un alone di luce che illuminava completamente il nostro oblò” rileva, ma “per quanto impressionante fosse la vista da vicino di questa Luna aliena, non era niente in confronto a quella della Terra in miniatura”. Per Collins, la Terra è stato “lo spettacolo principale: una visione unica”.

L’astronauta dell’Apollo 11 racconta quindi il momento clou della missione, cioè l’allunaggio: “Dopo una discesa piena di tensione, “in cui hanno rischiato di restare senza carburante, Neil Armstrong e Buzz Aldrin – dice – sono sbarcati sulla Luna il 20 luglio 1969. Neil e Buzz hanno piantato una bandiera americana e una targa”. Nel frattempo l’astronauta era solo dietro la Luna: “Completamente solo – dice – ma non mi sentivo isolato. C’erano tre miliardi e due persone da una parte e io dall’altra. Mi sentivo a mio agio lì dietro. Ho anche bevuto un caffè caldo”.