Negli Usa arriva Tumblr, il social network a metà strada tra Facebook e Twitter

Pubblicato il 2 Agosto 2010 - 19:31| Aggiornato il 3 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Dopo Facebook e Twitter, ecco Tumblr, il nuovo social network che piace alla stampa americana, convinta di avere trovato un nuovo mezzo per dialogare facilmente con i propri lettori. Tumblr è a metà strada tra Facebook e Twitter: assomiglia ad un blog dall’impaginazione vivace, permette l’inserimento di foto, audio e filmati, e non ci sono i limiti dei 140 caratteri come nei mini messaggi dei ‘cinguettii’.

Come Twitter, Tumblr offre la possibilità di seguire quello che fanno altri utenti del social network, a scelta, ed è lì che il discorso comincia ad interessare i giornali. Sono presenti testate prestigiose come il New York Times e Newsweek, ma anche pubblicazioni più di nicchia come The Atlantic o Rolling Stone, oltre alla Npr, la radio pubblica statunitense, ed il settimanale The New Yorker.

Per il momento, si tratta di una presenza simbolica, con l’eccezione di Newsweek, che sta tentando di offrire un nuovo prodotto. Come lui stesso racconta al New York Times, Mark Coatney, 43 anni, un ex redattore capo del settimanale, è stato assunto dal nuovo social network, per sviluppare il settore, per portare lettori ai media che partecipano al progetto. Contrariamente a Twitter, Tumblr non segnala quanti sono i seguaci di un personaggio o di una testata giornalistica, considerato un vezzo inutile. Secondo Coatney attraverso Facebook e Twitter Newsweek riceve sul suo sito tra i 200 e i 300mila lettori quotidiani. Tumblr, solo agli inizi, ne manda in media un migliaio, ma la sua crescita è impressionante.

Il nuovo social network, creato a New York, ha attualmente 6,6 milioni di seguaci ed è anche disponibile in italiano. Ogni giorno i nuovi conti aperti sono 25mila in media e le pagine aperte sono circa 1,5 miliardi ogni mese. Timblr piace anche ad una testata storica come The New Yorker della Condé Nast. Il settimanale sfrutta i servizi del nuovo social network per pubblicare foto o disegni che altrimenti andrebbero persi tra i meandri dell’oceano internet.

E’ andata molto bene con la copertina del 5 luglio sulla marea nera nel Golfo del Messico. Gli uccelli macchiati di petrolio che si intersecano con i pesci bianchi in uno stile alla M.C. Escher, hanno avuto una grande diffusione sul web. Con Facebook o Twitter non sarebbe andata così bene.